Apr 19, 2015
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Estonia: la VJTF della Nato non basta, serve base permanente per contrastare la minaccia russa

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20150412_Reuters-BBC online_pres Estonia_Toomas IlvesLa Russia potrebbe prendersi l’intera Estonia ancor prima che una forza di reazione rapida della Nato sia in grado di dispiegarsi. In sostanza è proprio questo che ha fatto notare il presidente dell’Estonia, Toomas Ilves, parlando al Daily Telegraph britannico meno di una settimana fa.

Dopo il rafforzamento dell’unione dei cinque Stati nordici contro la minaccia rappresentata dalla Russia (link articolo in calce), evidenziato da un articolo del norvegese Aftenposten del 9 aprile, a pochi giorni di distanza anche l’inglese Daily Telegraph, qui rilanciato da BBC online, riprende i timori dei vicini di casa della Russia.

La Very High Readiness Joint Task Force (VJTF) della Nato, nuovissimo strumento ancora in fase di completamento, nato dal summit del Galles del settembre 2014 (link articolo in calce), sarebbe dunque meno rapida di una azione russa contro Tallinn, secondo il presidente Ilves.

Ilves ha spiegato che le truppe russe potrebbero raggiungere la capitale estone Tallinn, “che dista appena 218 chilometri dal confine russo a Narva”, in sole quattro ore.

I cinquemila uomini della VJTF, invece, si possono dispiegare nel giro di 48 ore a protezione dei membri est europei nel caso di una aggressione russa.

E il presidente Ilves in questo periodo si sente molto minacciato. Dai sorvoli militari russi sull’area, dalle esercitazioni ai confini e dalla “retorica belligerante” di Mosca: “Abbiamo esercitazioni [da parte russa] che vengono condotte a ridosso del nostro confine e che vedono impiegati dai 40 agli 80mila soldati. E poi siamo noi a essere accusati di aggravare la situazione … con la Russia che sostiene che ci saranno da prendere contromisure”, ha affermato al Daily Telegraph.

Attualmente in Estonia c’è un contingente Nato composto da una compagnia di fanteria statunitense di 150 elementi che staziona temporaneamente in area, perché il Nato-Russia Founding Act del 1997 proibisce la presenza stanziale di tali truppe. L’Estonia, da parte sua, ha un esercito di 5.300 elementi, ma deve fare affidamento sulla Nato per la sicurezza dei suoi cieli.

Per il presidente Ilves ora sembra proprio arrivato il momento di rivedere quell’accordo, vecchio di 18 anni, e di stanziare una base Nato permanente in Estonia, perché le 48 ore di dispiegamento della VJTF rappresentano senz’altro “un’ottima iniziativa, ma probabilmente, in termini reali, troppo tardiva”.

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Fonte e foto: BBC online (foto Reuters)

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Forze Armate