Il netto aumento di fatturato e di addetti nel settore dell’industria aerospaziale lombarda è stato confermato nell’assemblea del Lombardia Aerospace Cluster che ieri mattina, 2 aprile, si è tenuta negli stabilimenti Alenia Aermacchi di Venegono Superiore, in provincia di Varese (link articolo in calce).
Nel corso dell’evento è emerso che gli occupati sono cresciuti di oltre 400 unità dal 2009 e che il fatturato è arrivato ai livelli record di 4,9 miliardi, rispetto ai 3,7 miliardi del 2009.
L’assemblea si è riunita in rappresentanza di un settore che in regione conta 218 imprese, il 12% delle quali grandi player, mentre il restante 88% rappresentato da PMI.
Nel corso dell’evento i dati positivi, che confermano il carattere anticiclico dell’industria aerospaziale lombarda, pur nelle difficoltà degli ultimi anni, sono stati presentati direttamente al Presidente della Regione Lombardia, on Roberto Maroni, presente all’assise.
Secondo gli ultimi dati elaborati sul 2013, l’industria aerospaziale lombarda oggi conta 15.800 addetti, 415 in più rispetto ai 15.385 rilevati nel 2009 (anno di nascita del Cluster). Una comunità produttiva in crescita che si accompagna a una comunità scientifica brain intensive che tra ricercatori pubblici, professori legati a università specializzate nell’aerospazio ed esponenti di centri di ricerca può contare su 500 persone, senza considerare gli studenti.
Questa la stima del Lombardia Aerospace Cluster, il cui presidente, Carmelo Cosentino, ha affermato: “L’industria aerospaziale è un formidabile strumento di politica economica, estera e di difesa. Opportuno valorizzarla anche attraverso un maggior coordinamento tra i Ministeri”.
L’andamento dell’export, da parte sua, risulta essere stabile. Le imprese aerospaziali lombarde, nel 2014, hanno dato vita a esportazioni che si sono assestate a 1,9 miliardi di euro, sugli stessi livelli del 2013. La Lombardia rimane la prima regione esportatrice del settore con una quota del 34% rispetto al totale nazionale. Seguono la Campania (1,147 miliardi) e il Piemonte (1,038 miliardi).
Durante la sua relazione, il Presidente del Lombardia Aerospace Cluster Cosentino ha affermato: “La nostra missione si può riassumere in poche parole: far collaborare le grandi imprese con le PMI, a vantaggio di tutto il sistema produttivo. L’obiettivo è aumentare la competitività dei prime contractor e del loro indotto con azioni concrete, come quelle portate avanti attraverso i nostri focus group, il cui scopo non è quello di spingere i grandi a fare contratti con i piccoli e i medi del territorio, bensì quello di lavorare per il coordinamento di uno sviluppo comune verso quelle tecnologie abilitanti, necessarie per la creazione di nuovi prodotti. È così che si cresce insieme. Il Lombardia Aerospace Cluster non aiuta le PMI a prendere pesci, ma a costruire reti”.
Per quanto riguarda il mercato, il presidente Cosentino ha poi sottolineato: “A livello di possibili opportunità dobbiamo purtroppo registrare che l’F35 sta portando ancora poco alle nostre PMI, ma ci sono anche problemi contingenti. Alcune grandi imprese stanno lavorando per efficientare i magazzini e ridurre il numero dei fornitori. Questo è da un lato un problema per alcune piccole e medie aziende, ma dall’altro rappresenta un’opportunità per alcune nostre realtà che possono proporsi come integratori del sistema di propria specializzazione”.
E con riferimento al ruolo del Lombardia Aerospace Cluster di fronte a questo scenario, così ha proseguito: “Il nostro Cluster non può essere né un freno, né un filtro. Può però essere un portavoce, un amplificatore in grado di far sì che il singolo progetto si irradi sul tessuto industriale del territorio. In questo non basta la volontà dei singoli imprenditori: abbiamo bisogno di altri e forti alleati. Locali, regionali (a partire dal Presidente Maroni) e nazionali”.
Da qui le richieste del Presidente del Cluster alle istituzioni: “Vorremmo che chi ci rappresenta ai vari livelli capisse che l’aerospazio può essere un formidabile strumento di politica economica, estera e della difesa. Per questo auspichiamo da tempo una maggiore attenzione e coordinamento da parte dei ministeri che più ci riguardano: Miur [Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca], Mise [Ministero per lo Sviluppo Economico] e Difesa. Serve una cabina di regia super partes”.
Un sostegno, quello all’industria aerospaziale, da portare avanti anche su un territorio di eccellenze come quello lombardo, con azioni concrete, come quella suggerita dal presidente Cosentino: “Gli interventi a pioggia forse fanno politica sociale, ma non mettono certo le ali all’economia di un Paese. Bisogna aiutare chi può fare da traino per gli altri. Per far questo servono anche programmi portanti per lo sviluppo del territorio. Tra le tante possibilità proponiamo di valorizzare le straordinarie competenze storiche del nostro territorio sui temi dell’addestramento al volo, per esempio attraverso la creazione, intorno al polo di Venegono, di un’iniziativa sull’ala fissa in analogia a quanto già fatto pochi chilometri più in là per l’ala rotante”.
Articoli correlati:
Aerospaziale: il Lombardia Aerospace Cluster presenta i dati di crescita settore giovedì alla Alenia Aermacchi di Venegono (31 marzo 2015)
Il Lombardia Aerospace Cluster in Paola Casoli il Blog
Fonte e foto (il Presidente del Lombardia Aerospace Cluster, Carmelo Cosentino, durante l’intervento tenuto alla presenza del Presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni): Lombardia Aerospace Cluster