Il ritorno alla calma e alla stabilità nell’area di operazioni dopo la grave violazione della risoluzione 1701, segnata dall’uccisione di un casco blu lo scorso 28 gennaio (link articolo in calce), è stato l’argomento principale delle discussioni del tripartite meeting, o incontro tripartito, presieduto ieri, 4 febbraio, dal comandante di UNIFIL, generale Luciano Portolano, Head of Mission e Force Commander della missione Onu in Libano.
L’incontro tra gli alti rappresentanti delle Forze Armate Libanesi (LAF) e delle Forze di Difesa Israeliane (IDF) si è tenuto nella postazione dell’Onu presidiata dai caschi blu italiani del reggimento Cavalleggeri Guide (19°) situata a Ras Naqoura lungo la Blue Line.
Oltre all’argomento dominante relativo alla stabilità dell’area, i partecipanti hanno discusso di temi di particolare rilevanza per l’implementazione della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, tra cui lo stato dell’arte del processo di visualizzazione sul terreno della Blue Line attraverso il concordato posizionamento dei pilastri Blue Barrels, le violazioni, aeree e terrestri, e il ritiro delle Forze Armate israeliane dal nord di Ghajar.
Il generale Portolano ha aperto la discussione riportando il messaggio del Segretario Generale dell’ONU, Ban Ki-moon, di profonda preoccupazione per il forte deterioramento delle condizioni di sicurezza nel sud del Libano, invitando le parti ad astenersi da ogni tipo di azione che possa destabilizzare l’area e a operare responsabilmente per impedire qualsiasi escalation in un regione già tesa.
A margine dell’incontro, il Comandante di UNIFIL ha affermato che “le parti hanno assicurato il loro impegno nell’utilizzare tutte le forme, ai vari livelli, di collegamento e coordinamento con UNIFIL, incluso l’incontro tripartito, per preservare la stabilità e impedire ogni ulteriore peggioramento delle condizioni nell’area di responsabilità”.
Il generale Portolano ha comunque sottolineato che la situazione, attualmente, è stabile e sotto controllo. UNIFIL ha intensificato il controllo dell’area di operazioni, orientando il proprio sforzo lungo la Blue Line, soprattutto nel settore est e nell’area di Shab’a e a sud dell’area di operazioni marittima.
Sono state incrementate le pattuglie appiedate nei centri urbani e le counter rocket launching operations, attività condotte, in stretto coordinamento con le LAF, a scopo preventivo e di deterrenza, per il controllo di aree potenzialmente idonee o già utilizzate per il lancio di razzi.
L’incontro cosiddetto “tripartito’’ rappresenta l’unico mezzo – riconosciuto da Libano e Israele, paesi che non hanno nessun tipo di relazioni diplomatiche – per la discussione di temi di vitale importanza per il mantenimento della cessazione delle ostilità e per trovare soluzioni di comune accordo su contenziosi aperti lungo la Blue Line.
Nell’attuale turbolento contesto regionale, questo meccanismo rappresenta un valido strumento di confidence building volto a calmare e a contenere qualsiasi incidente o violazione che potrebbe degenerare in crisi più gravi.
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Fonte e foto: UNIFIL MPIO