Il comandante della Kosovo Force (KFOR), generale Francesco Paolo Figliuolo, ha incontrato il 29 ottobre scorso, nel quartier generale del Comando multinazionale della Forza NATO in Kosovo, i rappresentanti delle principali comunità religiose locali: il capo della comunità islamica, mufti Ternava, il vescovo ortodosso Teodosje e il vicario generale apostolico amministrativo in Kosovo, don Lush Gjergji.
Durante l’incontro si è discusso dell’importanza che le comunità religiose hanno nel contribuire al miglioramento delle relazioni tra i cittadini kosovari e nel favorire la creazione di un contesto che conduca alla pace e alla tolleranza nella regione nel rispetto delle diversità.
Tutte le autorità religiose hanno condannato unanimemente il recente atto vandalico occorso presso il Monastero di Decani – costituito da una serie di graffiti inneggianti a ISIS, lo stato islamico, AKSh, l’Esercito nazionale albanese, e UCK, l’Esercito di liberazione del Kosovo, (foto dal profilo twitter di padre Sava) – e i successivi attacchi mediatici alla sua comunità.
Tale gesto ha suscitato profondo rammarico e tristezza nei partecipanti all’incontro, i quali hanno concordato nel definirlo un atto deprecabile che mina gli inviolabili principi di tolleranza e rispetto dell’intera società kosovara, sottolinea il comunicato stampa della KFOR. Hanno inoltre fermamente condannato ogni tipologia di fondamentalismo che minacci la sicurezza dell’intera popolazione mondiale.
I religiosi hanno ringraziato il generale Figliuolo per il contributo che KFOR continua a fornire nel garantire le condizioni di una pacifica coesistenza nell’area. Tutti i rappresentati hanno ribadito il proprio impegno nel promuovere la tolleranza religiosa e hanno espresso vivo apprezzamento per tutti gli sforzi che sono stati compiuti in questa direzione.
I rappresentanti delle comunità religiose hanno infine invitato tutti i loro fedeli a prendere le distanze da coloro i quali rifiutano i valori di pace e coesistenza per la creazione di un futuro migliore in Kosovo.
Il monastero di Decani è situato nell’area di responsabilità italiana di KFOR che è tenuta a garantire la sicurezza del sito religioso dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
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Fonte: KFOR PAO
Foto: KFOR PAO; profilo twitter di padre Sava Janjic