Nella notte tra il 1° e il 2 ottobre scorso, al termine di una complessa e articolata operazione di sorveglianza, la Marina Militare, in stretto coordinamento con la Procura di Catania, ha effettuato il sequestro di un peschereccio, con sedici scafisti a bordo dediti al traffico di migranti.
“Di particolare valenza, anche ai fini della raccolta delle prove, è risultata la sorveglianza occulta effettuata con l’ausilio di un sommergibile”, ha fatto sapere la stessa Forza Armata, specificando in un comunicato stampa che il sommergibile in questione è il Prini (S523), un sottomarino appartenente alla 3ª serie della classe Sauro in servizio a Taranto, nato negli anni ‘80 come strumento prevalentemente “hunter killer”.
Il Prini può svolgere efficacemente operazioni di sorveglianza occulta (controllo e difesa di particolari zone di mare), localizzazione, ombreggiamento e attacco a sottomarini e unità di superficie, appoggio a operazioni speciali e raccolta informazioni.
Nel corso della stessa operazione, inoltre, la Marina Militare ha anche soccorso circa 300 migranti su un’altra imbarcazione rilasciata appunto dalla citata nave madre sequestrata.
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Fonte e foto: Marina Militare