Set 19, 2014
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Marina Militare e ministero dell’Ambiente contro l’inquinamento e a tutela delle biodiversità nell’ambito dell’accordo Ramoge

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Si è conclusa lo scorso 17 settembre l’esercitazione antinquinamento Elba 2014, focalizzata alla lotta agli inquinamenti marini e costieri e la protezione della biodiversità.

L’esercitazione internazionale, pianificata e condotta nelle acque a nord dell’Isola d’Elba, zona ecologicamente sensibile – Santuario Pelagos – Arcipelago toscano – è frutto dell’accordo Ramoge, siglato nel 1976  tra Italia, Francia e Principato di Monaco, e rappresenta il simbolo di un nuovo approccio di conservazione dell’ambiente marino e introduce il concetto di cooperazione e di solidarietà sub-regionale.

La Marina Militare supporta il Ministero dell’Ambiente e la Protezione Civile nell’applicazione del piano operativo di pronto intervento per la difesa del mare e delle zone costiere dagli inquinamenti causati da incidenti marini e per la direzione delle attività di disinquinamento in alto mare durante l’emergenza, il Piano Ramogepol.

L’attività  ha coinvolto navi mercantili e militari,  i mezzi navali del consorzio Castalia, i velivoli e gli equipaggi messi a disposizione dai tre paesi firmatari dell’accordo Ramoge. Quest’anno, per il secondo anno consecutivo, presente anche la Spagna. L’Italia ha partecipato con il pattugliatore della Marina Militare Cassiopea e le motovedette e gli assetti aerei della Capitaneria di Porto.

La Marina Militare esprime le sue capacità e impiega i propri uomini e i mezzi svolgendo un importante ruolo nel sistema nazionale di contrasto all’inquinamento da idrocarburi, a salvaguardia delle coste e dell’ambiente marino.

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Fonte e foto: Marina Militare, Ramoge

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Forze Armate