Nella giornata del 25 settembre scorso la Marina Militare, in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT), ha recuperato una serie di monete provenienti dal tesoro del relitto del piroscafo Polluce nelle acque dell’Isola d’Elba.
L’operazione è stata condotta da Nave Anteo e dal Gruppo Operativo Subacquei (GOS) del Comando Subacquei e Incursori (COMSUBIN) Teseo Tesei, a una profondità di oltre 100 metri.
Il piroscafo Polluce, noto per il suo leggendario tesoro, affondò il 17 giugno 1841, speronato dal piroscafo Mongibello.
La scoperta è stata possibile grazie all’impiego del nuovo ROV (Remoted Operative Vehicle) Pegaso, in dotazione al COMSUBIN, un sofisticato sistema robotico dotato di potenti bracci manipolatori, telecamere ad alta definizione e sonar di ultima generazione che può raggiungere i 2.000 metri di profondità.
Le monete recuperate – colonnati spagnoli d’argento da 8 reali – sono di grande interesse storico e numismatico e vanno ad aggiungersi alle oltre cento monete riportate alla luce da Nave Anteo e dai suoi palombari nelle precedenti missioni del 2007 e 2008.
La Marina Militare esprime le proprie capacità e impiega i propri uomini e mezzi su una gamma di attività e operazioni che spaziano dal sociale, all’umanitario, all’ambientale, allo scientifico e in tutti i settori d’interesse della collettività che unitamente alla funzione prettamente militare delineano le capacità dual–use in senso più ampio.
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Fonte e foto: Marina Militare