Ago 5, 2014
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La regione del Grande Mar Nero a cavallo tra Europa e Asia; focus sulle interrelazioni con la Bulgaria, A.Miykova/10

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By Anna Miykova

Cap 2 della tesi La regione del Grande Mar Nero a cavallo tra Europa e Asia; focus sulle interrelazioni con la Bulgaria (Anna Miykova)

La prospettiva bulgara

La partecipazione della Bulgaria nella sopracitata Organizzazione rappresenta un’indubbia testimonianza delle sue ambizioni di essere uno dei centri della stabilità politica ed economica nella Regione dei Balcani e del Mar Nero. Questa volontà venne palesata già nel 1989 (tre anni prima dell’inizio della BSEC) attraverso il sostegno dimostrato all’idea della Turchia di dar vita a una tale formazione regionale di cooperazione economica. Il 25 giugno 1992 il Presidente della Repubblica Zheliu Zhelev sottoscrisse a Istanbul il documento istitutivo della BSEC, facendo della Bulgaria uno degli 11 Stati fondatori. Con una legge, votata il 28 ottobre 1998, il Parlamento ne ratificò lo Statuto, mentre con la legge del 6 ottobre 1999 venne ratificato anche il Protocollo per i privilegi e le immunità dell’Organizzazione per la cooperazione economica del Mar Nero.

La Banca europea per gli investimenti (BEI), o European Investment Bank, è l’istituzione finanziaria dell’Unione Europea creata nel 1957, con il Trattato di Roma. Scopo della Banca è quello di sostenere gli obiettivi dell’Unione Europea fornendo finanziamenti a lungo termine per specifici progetti di investimento e contribuire in tal modo a una maggiore integrazione e coesione socio-economica dei paesi membri. Come istituzione comunitaria la BEI effettua, inoltre, un continuo adattamento delle proprie attività di investimento in funzione degli sviluppi delle politiche comunitarie. Gli obiettivi politici dell’UE finanziati dalla BEI sono: sviluppo regionale, reti trans-europee di trasporto, sviluppo delle telecomunicazioni e del settore dell’energia, ricerca/sviluppo e innovazione, sviluppo e protezione dell’ambiente, salute ed educazione. Pur muovendosi nell’ambito del sistema normativo comunitario (lo Statuto della Banca è oggetto di uno dei protocolli allegati al Trattato CEE) la BEI è dotata, rispetto alla UE, di autonoma personalità giuridica nonché di indipendenza finanziaria, amministrativa e di controllo.

Tra i maggiori contributi apportati dalla Bulgaria allo sviluppo della cooperazione nell’ambito della BSEC, possono essere indicati:

i. Gli sforzi della Bulgaria per l’ininterrotto rafforzamento istituzionale dell’organizzazione, incluso il mantenimento della flessibilità istituzionale guadagnata nel corso degli anni. Sebbene all’inizio lo Stato ritenesse che un’iniziativa di questo tipo potrebbe rivelarsi in futuro, condizione limitante per le aspirazioni europee degli Stati della regione, successivamente è diventata uno dei membri più attivi dell’Organizzazione, sostenendo il suo diritto di esistenza e di sviluppo;

ii. La partecipazione della Bulgaria all’attività dei gruppi di lavoro (a livello di esperti) della BSEC. Così, ad esempio, lo Stato coordina il gruppo per la tutela dell’ambiente dal 1998 al 2000, il gruppo sul turismo dal 2000 al 2002, il gruppo di lavoro sull’agricoltura e l’agroindustria dal 2005 al 2007, il gruppo che fornisce aiuto in caso di emergenza dal 1° maggio 2005 al 1° maggio 2007 et alii.

iii. Gli impegni della Bulgaria negli incontri ad hoc e nelle iniziative di istituzioni separate della BSEC. Infatti, lo Stato ospita alcuni incontri ed iniziative tenutesi tra il 2006 e il 2008 a Varna.

iv. La partecipazione della Bulgaria all’attività dell’Assemblea interparlamentare della BSEC (PABSEC). Durante il primo semestre del 2007 (01 gennaio – 30 giugno 2997), la Bulgaria ricoprì la Presidenza della PABSEC nella persona di Georgi Pirinski, Presidente del Parlamento. Nel giugno del 2007, Varna – in quanto città marittima del Mar Nero – ebbe nuovamente l’onore di fare da padrona di casa a un prestigioso forum della PABSEC, ovvero la ventinovesima sessione dell’Assemblea. Il tema principale delle discussioni fu proprio lo sviluppo futuro dei contatti tra la BSEC e l’UE, inclusi i parametri dell’attività congiunta tra la PABSEC e il Parlamento europeo.

v. La partecipazione della Bulgaria alla Banca per il commercio e lo sviluppo del Mar Nero. Il paese ha attivamente contribuito – già ai tempi della sua presidenza della BSEC nella seconda metà del 1994 – alla realizzazione dell’idea che la BSEC creasse una propria istituzione finanziaria. In aggiunta, la Bulgaria possiede ben 13,5% del capitale sociale della Banca ed è rappresentata nel Consiglio di amministrazione e nel Consiglio dei direttori della Banca, oltre ad avere un proprio vice presidente.

Da un punto di vista puramente economico, le aspettative della Bulgaria sono connesse soprattutto con il finanziamento di progetti bulgari da parte della BSTDB. Alla fine di dicembre del 2006 il portafoglio di crediti della BSTDB per la Bulgaria ammontava a 114.547.334 milioni di dollari, posizionando lo Stato al quarto posto nella lista dei progetti per i paesi membri approvati in toto.

vi. Il ruolo chiave della Bulgaria per l’attivazione della cooperazione tra gli Stati membri della BSEC, in ispecie nella sfera energetica. A Sofia ha sede il Centro regionale energetico del Mar Nero e la capitale stessa ha ospitato nella primavera del 2004 (25 marzo 2004) il primo incontro del gruppo di lavoro per la politica energetica dell’Europa sud-orientale, al quale partecipano anche molti membri della BSEC. Inoltre la Bulgaria lavora molto attivamente nella realizzazione di azioni concrete contro l’inquinamento dell’ambiente dovuto alla produzione e al trasporto di risorse energetiche nella regione del Mar Nero.

vii. La prontezza dimostrata dalla Bulgaria, sia come membro potenziale che come membro effettivo dell’UE (tale è attualmente), di lavorare in maniera continuativa e sistematica per approfondire la cooperazione tra la BSEC e l’UE. In qualità di Stato membro di entrambe, la Bulgaria prevede di indirizzare i propri sforzi nel rafforzamento del pragmatismo nel quadro di questa cooperazione, nel superamento delle incomprensioni o degli ostacoli di origine puramente tecnica.

In quanto Stato membro dell’Organizzazione, la Bulgaria contribuirà in pratica anche per il raggiungimento di uno degli obiettivi strategici dell’UE – stimolando i rapporti di buon vicinato tra gli Stati della regione – di garantire ulteriore stabilità e sicurezza, utili alla prosperità economica e sociale dei popoli della regione.

Considerazioni generali

Come avevamo già affermato nell’Introduzione di questo capitolo, la fitta presenza di organizzazioni e iniziative regionali si inserisce in un contesto molto più complesso di quanto non appaia. Infatti, spesso si assiste a una sovrapposizione di ordini del giorno delle singole strutture, a rivalità regionali e a relazioni bilaterali tutt’altro che rosee, supportate da una capacità istituzionale insufficiente per intraprendere validi progetti di rilevanza regionale.

L’Organizzazione per la cooperazione economica del Mar Nero è un ottimo esempio di quanto appena descritto. A dispetto di strutture permanenti, quali una Segreteria, una Banca per la ricostruzione e lo sviluppo, un’Assemblea parlamentare, un Consiglio d’affari, un think tank e gruppi di lavoro tematici, la BSEC soffre di una serie di carenze quali la lentezza dei processi decisionali, la mancanza di fondi, la carenza di esperti e di personale qualificato e la limitata partecipazione del settore privato e degli attori della società civile.

Inoltre, le iniziative che hanno origine all’interno della regione sono generalmente ignorate da altri stakeholder e dai donatori, in particolare, dall’Unione Europea. Infine, si rivela molto difficile da accertare la misura in cui tutte le iniziative regionali si inseriscano in questo contesto e come queste riescano a sincronizzarsi con le tendenze e gli sviluppi globali.

La maggior parte degli Stati della regione partecipa contemporaneamente anche a molti di questi processi e iniziative. Questo provoca confusione politica, uno spreco di risorse e determina un potenziale ridotto per la costruzione di capacità in settori strategici quali il commercio, l’ambiente, l’energia, i trasporti, la scienza e la tecnologia. Il fatto che molti degli Stati diano priorità ai processo interni di sviluppo delle istituzioni, escludendo una costruzione parallela e costruttiva della Regione, mina definitivamente il sviluppo di quest’ultima come singola entità, e pregiudica i benefici a lungo termine della institution building. Non è chiaro inoltre, se le priorità nazionali siano anche rinforzate da interessi regionali.

Manca dunque un impegno per il bene comune della regione che deve essere affrontato, cosa che è ulteriormente aggravata dalla crescente influenza dell’Unione Europea. Poiché il centro di gravità si sposta sempre in direzione di Bruxelles, questo simultaneamente indebolisce il potenziale per una maggiore cooperazione tra i paesi del Mar Nero, ma può anche fornire nuove opportunità per gli sforzi congiunti, per quei paesi che sono in grado e disposti a farlo. In realtà, la BSEC potrebbe essere un corrispondente ideale per l’attuazione della Politica di Vicinato della UE.

Queste preoccupazioni sottolineano la necessità di aumentare la consapevolezza della regione circa l’importanza della cooperazione multilaterale che include anche un rinnovato sforzo per individuare e attuare progetti a lungo termine e ottenere un significativo beneficio reciproco. Così, la promozione di uno sviluppo sostenibile attraverso la cooperazione regionale, può essere affrontata solo fissando e concordando obiettivi precisi. Grande importanza riveste la generazione di risorse cosicché i progetti possano essere finanziati dall’interno e non da fonti esclusivamente estere come spesso accade, tra le quali si annovera in primis l’UE. La dipendenza da un tale tipo di finanziamento offusca lo scopo primario della cooperazione regionale e scoraggia la partecipazione degli attori locali, in ispecie quelli economicamente più deboli.

La priorità delle politiche regionali è dunque di vitale importanza. Questo significa concentrarsi su settori che hanno un vero e proprio carattere regionale e che richiedono un elevato livello di interazione tra lo Stato, la realtà regionale e locale e gli attori non-statali e quelli di natura transfrontaliera. Dato il crescente impatto e coinvolgimento dell’UE, un prerequisito importante è una politica a metà strada tra l’approccio degli stakeholder locali e l’UE. Ma sopra ogni cosa, un prerequisito fondamentale per un partenariato di successo, si rivela l’intesa tra l’UE e la Russia.

Infine, altre preoccupazioni rilevanti includono il coordinamento generale delle politiche e la coerenza, il rafforzamento delle istituzioni esistenti attraverso la costruzione della capacità finanziaria e tecnica e la realizzazione di studi di fattibilità e analisi costi-benefici in relazione a progetti specifici affinché si generi interesse e politiche sane. In tutto ciò, il conflitto tra la Russia e la Georgia del 2008 non ha certo favorito questo processo. Quindi perché la BSEC funzioni ci deve essere un clima politico meno teso.

L’Organizzazione per la cooperazione economica, a causa di tutte le sue debolezze, non ha ricevuto il dovuto credito, sebbene possieda tutti gli strumenti giusti e gli elementi per essere la struttura generale per la cooperazione regionale. Ciò è in contrasto ad altre sedi regionali che possiedono anche le istituzioni, ma la cui appartenenza è limitata e che soffrono anche di una mancanza di sostegno politico. Il carattere inclusivo della BSEC è legato alla sua completezza a livello di strutture istituzionali che assicurano un focus su importanti questioni tematiche.

Benché la BSEC eviti un diretto impegno nelle questioni di sicurezza in quanto tali, va osservato che queste sono trattate nel contesto della sua Assemblea Parlamentare e del suo centro di ricerca connesso. Tuttavia, un problema serio che ha bisogno di considerazione è il suo carattere top-down, ovvero la natura strettamente intergovernativa dell’organizzazione e l’incapacità o non-volontà dei suoi stakeholder di conferirle alcuna autonomia o aprirla alle iniziative della società civile o la comunità imprenditoriale.

Anna Miykova

Seguirà: La cooperazione nel Mar Nero: finanziamento di progetti collettivi

Il post precedente è al link La regione del Grande Mar Nero a cavallo tra Europa e Asia; focus sulle interrelazioni con la Bulgaria, A.Miykova/9

Foto: bulgaria-italia.com

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