Alla presenza del sottosegretario di stato alla Difesa, onorevole Gioacchino Alfano, e del presidente del Comitato Italiano Paralimpico (CIP), avvocato Luca Pancalli, si è concluso ieri, 9 luglio, l’accordo che vede la Difesa e il CIP impegnati nel promuovere la pratica sportiva tra il personale militare che, in seguito a incidenti subiti nell’adempimento del proprio dovere e in servizio, ha riportato danni fisici e psicologici.
La cerimonia, tenutasi ieri al Centro sportivo olimpico dell’Esercito, nella città militare della Cecchignola, si è concretizzata nella firma di un protocollo d’intesa a cui erano presenti il sottocapo di stato maggiore della Difesa, generale Danilo Errico, il segretario generale del CIP, dottor Marco Giunio De Sanctis, e il consigliere del ministro della Difesa e Medaglia d’Oro al Valor Militare, tenente colonnello Gianfranco Paglia.
“Con la firma di questo protocollo – ha sottolineato il sottosegretario Alfano – abbiamo raggiunto un importantissimo risultato, che va oltre ciò che uno possa ordinariamente immaginare. Vedere il sorriso sul volto di uomini e donne feriti in servizio è di per sè un risultato, vederli ancora disposti a compiere sacrifici, impegnandosi nella pratica sportiva agonistica diventa un modello da proporre e sostenere”. Il sottosegretario ha così concluso: “Da oggi tutti i militari feriti in servizio potranno, se vogliono, fare sport agonistico”.
L’accordo prevede, in particolare, l’impegno reciproco delle due istituzioni a individuare strategie e mezzi funzionali ed efficaci per promuovere l’attività sportiva paralimpica come elemento di stimolo per il reinserimento sociale e il recupero fisico e psicologico del personale della Difesa affetto da disabilità originate da incidenti subiti durante il servizio.
I primi militari paralimpici italiani saranno impegnati a Londra, nel prossimo mese di settembre, nell’ambito degli Invictus Games, organizzati dalla Royal Foundation (link articolo in calce), insieme al ministero della Difesa britannico, e riservati ai militari disabili provenienti da 14 nazioni.
L’avvocato Pancalli, intervenendo nel corso della cerimonia, ha evidenziato che “quello che stiamo facendo, fino a pochi anni fa, sarebbe stato inimmaginabile. Lo stiamo facendo grazie a questi militari che hanno pagato forse troppo rispetto a quello che gli sarebbe stato lecito chiedere per l’impegno nei confronti della Patria. Realizziamo quello che in altri paesi [esiste] già da anni con un percorso che reintegra, riabilita e aiuta tutti i reduci dalle missioni di pace. Lascia il segno non soltanto nel mondo della Difesa, ma lascia il segno su un percorso culturale del paese”.
“Immaginare i nostri ragazzi – ha poi concluso l’avvocato Pancalli – che con le loro tute e le loro uniformi possano tornare a rappresentare il paese in una dimensione sportiva, non soltanto regala un segno di speranza per loro, ma al paese tutto; ai tanti giovani che devono guardare a loro come un esempio. Esempio anche per il mondo paralimpico: che attraverso lo sport si possa veramente cambiare il paese e abbattere barriere insormontabili”.
Nella foto d’archivio il Principe Harry saluta i militari disabili in occasione del Cassino PeaceFix 2014 e invita gli atleti agli Invictus Games di settembre in Gran Bretagna (link articolo qui in calce).
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Fonte e foto: stato maggiore Difesa