Il ministero della Salute ha avviato una collaborazione con lo stato maggiore della Marina Militare lo scorso 18 giugno: l’accordo prevede che dal 21 giugno personale sanitario del ministero, con specifica formazione per la gestione delle problematiche quarantenarie, che competono direttamente allo Stato, sia stabilmente a bordo delle unità navali che partecipano all’operazione Mare Nostrum, al fine di effettuare le operazioni di controllo sanitario già prima che i migranti arrivino nei porti italiani e utilizzando il lasso di tempo che intercorre tra il recupero e l’arrivo in porto.
Il ministero della Salute prosegue nell’opera di rafforzamento del dispositivo di sorveglianza sanitaria nei confronti di potenziali rischi infettivi connessi ai flussi migratori e ha avviato questa iniziativa volta a rispondere in maniera efficace all’incremento numerico delle persone da controllare.
Si opererà così per la prima volta una proiezione in mare degli uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera del ministero della Salute. Medici, e altro personale sanitario della Marina Militare imbarcato sulle stesse unità, continueranno a effettuare gli interventi sanitari curativi che si rendessero necessari. L’operazione contribuirà a elevare ancora il livello di tutela dei cittadini residenti nel nostro paese e quella dei migranti stessi.
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Fonte e foto (d’archivio): Marina Militare