Un comunicato datato 29 giugno di Salvaimonasteri, organizzazione da sempre attenta alla situazione dei cristiani nel mondo, fornisce un punto di situazione dopo i combattimenti “tra gruppi armati sunniti e militari curdi” di mercoledì 25 giugno scorso nella regione di Mosul, nel nord dell’Iraq, che hanno causato la fuga di circa 40mila abitanti dei villaggi della Piana di Ninive: il Kurdistan iracheno, secondo quanto riferisce il comunicato, sta accogliendo la popolazione in fuga e mettendo a disposizione scuole e luoghi pubblici per l’accoglienza dei profughi.
I miliziani islamici, si apprende, hanno già imposto la sharia, la legge religiosa islamica, mentre violenze e soprusi vengono perpetrati contro i cristiani dell’area.
Qui di seguito il comunicato integrale di Salvaimonasteri:
Oggi [domenica 29 giugno, ndr], Sua Beatitudine Ignatius Joseph III Younan, Patriarca Siro Cattolico di Antiochia e di tutto l’Oriente, si è recato in visita a Ninive nella Diocesi di Mosul. Lo scorso mercoledì 25 giugno, le città e i principali villaggi cristiani iracheni della regione di Mosul nella Piana di Ninive, Karakosh – Baghdeda , Karamless, Bartella, sono stati abbandonati da più di 40.000 abitanti, a seguito di combattimenti e colpi di artiglieria tra gruppi armati sunniti e militari curdi. Il Vescovo della chiesa Siro cattolica e i sacerdoti sono rimasti nelle chiese.
La maggior parte degli abitanti in fuga si sono rifugiati nella zona cristiana di Ankawa nella città di Erbil nel Kurdistan iracheno e nella zona di Dehok ed Akra nel nord del Kurdistan. Ad Ankawa, scuole e luoghi pubblici sono stati adibiti per l’accoglienza.
La Piana di Ninive fa parte del governatorato di Mosul , la città che il 10 giugno scorso è stata conquistata dalle milizie dell’ ISIL ( Stato Islamico dell’Iraq e del Levante, detto anche ISIS, in arabo DAASH). Migliaia di abitanti di Mosul, fra cui numerose famiglie cristiane, sono fuggiti nel Kurdistan. I miliziani islamici hanno imposto le regole della Sharia e si registrano violenze e soprusi contro i cristiani.
Dal 2004 i Cristiani iracheni hanno subito una dura persecuzione con chiese attaccate e distrutte a Mosul, Kirkuk, Baghdad; il Vescovo di Mosul, Paulos Faraj Rahoo, fu assassinato nel 2008; molti sacerdoti e fedeli uccisi come nella strage nella Cattedrale Siro Cattolica di Baghdad nel 2010. In questi ultimi dieci anni, la fuga dei Cristiani dall’Iraq ha ridotto la minoranza cristiana irachena da 1 milione a trecentomila persone.
Il Sindaco di Karakosh-Baghdeda, Nisan Karromi afferma che “I Cristiani sono gli abitanti originali che hanno dato inizio a questo paese. Nonostante quanto hanno subito negli ultimi anni, il governo iracheno non ha promulgato alcuna legge per salvaguardare i diritti e la libertà della minoranza cristiana. Purtroppo, in tutto il Medio Oriente si è diffusa l’idea di svuotare i nostri paesi dei Cristiani, ed è quello a cui assistiamo in Iraq, Siria, Egitto, Sudan.”
Fonte: Salvaimonasteri
La mappa dell’Iraq è di archeo.it