Giu 30, 2014
1108 Views
0 0

Iraq, la situazione dei cristiani iracheni a Ninive sotto l’assedio di ISIL-ISIS: Salvaimonasteri riferisce di importante esodo verso il Kurdistan iracheno. In vigore la sharia

Written by

Un comunicato datato 29 giugno di Salvaimonasteri, organizzazione da sempre attenta alla situazione dei cristiani nel mondo, fornisce un punto di situazione dopo i combattimenti “tra  gruppi armati sunniti e militari curdi” di mercoledì 25 giugno scorso nella regione di Mosul, nel nord dell’Iraq, che hanno causato la fuga di circa 40mila abitanti dei villaggi della Piana di Ninive: il Kurdistan iracheno, secondo quanto riferisce il comunicato, sta accogliendo la popolazione in fuga e mettendo a disposizione scuole e luoghi pubblici per l’accoglienza dei profughi.

I miliziani islamici, si apprende, hanno già imposto la sharia, la legge religiosa islamica, mentre violenze e soprusi vengono perpetrati contro i cristiani dell’area.

Qui di seguito il comunicato integrale di Salvaimonasteri:

Oggi [domenica 29 giugno, ndr], Sua Beatitudine Ignatius Joseph III Younan, Patriarca Siro Cattolico di Antiochia e di tutto l’Oriente, si è recato in visita a Ninive nella Diocesi di Mosul. Lo scorso mercoledì 25 giugno, le città e i  principali villaggi cristiani iracheni della regione di Mosul  nella Piana di Ninive, Karakosh – Baghdeda ,  Karamless,  Bartella, sono stati abbandonati da più di  40.000  abitanti, a seguito di combattimenti e colpi di artiglieria  tra  gruppi armati sunniti e militari curdi. Il Vescovo della chiesa Siro cattolica e i sacerdoti sono rimasti nelle chiese.

La maggior parte degli abitanti in fuga si sono rifugiati nella zona cristiana di Ankawa nella città di Erbil nel Kurdistan iracheno e nella zona di  Dehok ed Akra nel nord del Kurdistan.  Ad Ankawa, scuole e luoghi pubblici sono stati adibiti per l’accoglienza.

La Piana di Ninive fa parte del governatorato  di Mosul , la città che il 10 giugno scorso è stata conquistata dalle milizie dell’ ISIL ( Stato Islamico dell’Iraq e del Levante, detto anche ISIS, in arabo DAASH). Migliaia di  abitanti di Mosul, fra cui numerose famiglie cristiane, sono fuggiti nel Kurdistan.  I miliziani islamici hanno imposto le regole della Sharia e si registrano violenze e soprusi contro i cristiani.

Dal 2004 i Cristiani iracheni hanno subito una dura persecuzione con chiese attaccate e distrutte a Mosul, Kirkuk, Baghdad; il Vescovo di Mosul, Paulos Faraj Rahoo, fu assassinato nel 2008;  molti sacerdoti e fedeli uccisi come nella strage nella Cattedrale Siro Cattolica di Baghdad nel 2010. In questi ultimi dieci anni, la fuga dei Cristiani dall’Iraq ha ridotto  la minoranza cristiana irachena da 1 milione a trecentomila persone.

Il Sindaco di Karakosh-Baghdeda, Nisan Karromi afferma che “I Cristiani sono gli abitanti originali che hanno dato inizio a questo  paese. Nonostante quanto hanno subito negli ultimi anni, il governo iracheno  non ha promulgato alcuna legge per salvaguardare i diritti e la libertà della minoranza cristiana. Purtroppo, in tutto il Medio Oriente si è diffusa l’idea di svuotare i nostri paesi dei Cristiani, ed è quello a cui assistiamo in Iraq, Siria, Egitto, Sudan.”

Fonte: Salvaimonasteri

La mappa dell’Iraq è di archeo.it

Article Categories:
Iraq