Giu 9, 2014
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Bersaglieri: al 62° raduno 80mila i fanti piumati. Asti passa il testimone a Rimini per il 2015. Il CaSME: “Non manchino risorse per addestramento”

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Il 62° raduno nazionale dei bersaglieri – che ha visto oltre 80mila fanti piumati, con le rispettive famiglie, raggiungere nei giorni scorsi la città piemontese di Asti – si è concluso ieri, domenica 8 giugno, alla presenza del Capo di stato maggiore dell’Esercito (CaSME), generale Claudio Graziano, del sottosegretario di stato alla Difesa, Domenico Rossi, e del Capo di stato maggiore della Difesa (CaSMD), ammiraglio Luigi Binelli Mantelli.

Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito nel corso del suo intervento ha ricordato quanto “i bersaglieri abbiano contribuito alla storia del Paese e quanto tutt’oggi sia importante il loro apporto professionale nelle operazioni in Italia e all’estero”.

“A questi soldati – ha sottolineato il generale Graziano – non devono mancare le risorse essenziali per l’addestramento, che è la condizione necessaria per garantire la loro sicurezza”.

Dichiarazione particolarmente importante, questa del CaSME, alla luce delle “oltre 60.000 domande di reclutamento all’anno, che testimoniano quanto sia forte tra i giovani il desiderio di entrare nell’Esercito Italiano”.

Il Presidente dell’Associazione Nazionale Bersaglieri, generale Marcello Cataldi, salutando i tutti i presenti,  ha ricordato l’ultimo caduto dei bersaglieri in una missione all’estero: esattamente un anno fa, l’8 giugno 2013, il maggiore Giuseppe La Rosa ha perso la vita in Afghanistan  per proteggere i commilitoni dall’esplosione di un ordigno facendo scudo con il suo corpo.

Al maggiore La Rosa è stata conferita la Medaglia d’Oro al Valor Militare il 7 maggio scorso. Il fratello di Giuseppe La Rosa ha preso parte allo sfilamento di corsa, che si è tenuto ieri dalle 9 alle 14.

La sfilata è stata aperta dalla fanfara e da una compagnia in armi dell’11° reggimento Bersaglieri di Orcenico, preceduta dalla Bandiera di Guerra del reparto.

Erano presenti al raduno anche molti bersaglieri famosi, tra cui il generale Angioni, comandante della missione in Libano del 1982, il generale Mauro del Vecchio, comandante della brigata Bersaglieri Garibaldi che entrò in Kosovo nel 1999, e che è stato l’unico ufficiale italiano ad aver comandato la missione NATO ISAF ( International Security and Assistance Force in Afghanistan) dal 2005 al 2006.

Nel corso della giornata di ieri è stata rievocata la storica battaglia di Ponte di Goito, avvenuta nel 1848 tra truppe sabaude e austriache, prima battaglia che ha visto i bersaglieri  vittoriosi protagonisti: la rievocazione ha coinvolto oltre 300 comparse teatrali.

Fin dal 18 giugno 1836, data della loro fondazione a opera del generale La Marmora, i bersaglieri hanno preso parte alle tappe salienti della storia d’Italia, uno tra tutti la Breccia di Porta Pia, e hanno partecipato a tutte le missioni all’estero e in patria che si sono svolte fino a oggi.

Sul territorio nazionale i bersaglieri partecipano all’operazione Strade Sicure, in concorso alle forze dell’ordine, operando anche con pattuglie e presidi fissi nella capitale e  svolgendo pattuglie e servizi di vigilanza nella cosiddetta Terra dei Fuochi.

Il 63° raduno dei bersaglieri si terrà a Rimini dal 5 al 10 maggio 2015.

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Fonte e foto: stato maggiore Esercito

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Forze Armate