Si è svolta venerdì, nel quartier generale di UNIFIL (United Nations Interim Forces In Lebanon) di Naqoura in Libano, la Force Commanders’ Conference, attività mirata a consentire reciproci aggiornamenti operativi delle varie missioni ONU dislocate nella delicata Regione mediorientale.
La conferenza, coordinata dal comando di UNIFIL, ha visto la partecipazione dei capi missione/force commanders, alti rappresentanti civili e militari di UNDOF (United Nations Disengagement Observer Force dislocata fra Siria e Israele), di UNTSO (United Nations Truce Supervision Organization schierata a Gerusalemme) e di UNFICYP (United Nations Peacekeeping Force in Cyprus).
Il comandante di UNIFIL, generale Paolo Serra, ha sottolineato, anche nel particolare momento di tensione nel Medio Oriente, la sua convinta determinazione nel continuare nell’attuazione della risoluzione 1701, che ha definito il mandato e i compiti della missione UNIFIL tesi a garantire il mantenimento del cessate il fuoco nel sud del Libano dopo il conflitto del 2006, ad assistere le Forze Armate Libanesi e a supportare la popolazione civile.
La missione UNIFIL, al momento si compone di circa 12.000 militari provenienti da 37 Nazioni e di circa 1.000 dipendenti civili, di cui 700 locali e 300 internazionali. Il dato fornito comprende anche la componente navale forte di 7 navi e di circa 1.000 marinai, costituenti la Maritime Task Force operante lungo le coste libanesi e la Task Force ITALAIR composta da 6 elicotteri.
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Fonte e foto: UNIFIL MPIO
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