Si è riunito ieri, 2 marzo, il North Atlantic Council (NAC) della NATO, dopo la convocazione di emergenza da parte del Segretario Generale dell’Alleanza Anders Fogh Rasmussen a seguito del peggiorare della crisi in Ucraina (link articolo in calce). A seguire si è tenuta anche la riunione della Commissione NATO-Ucraina (NUC).
Al termine dei due incontri il Segretario Generale ha confermato la condanna nei confronti della Russia, richiamata alla distensione, e la preoccupazione per quanto attiene all’autorizzazione data dal Parlamento russo all’impiego delle Forze Armate nella crisi in atto.
L’utilizzo dei militari viene considerato dal NAC una violazione del diritto internazionale che contravviene ai principi del NATO-Russia Council e del Partenariato per la pace (PfP).
Il Segretario Rasmussen ha richiamato la Russia ai principi statuiti nel memorandum di Budapest 1994, al Trattato di amicizia e cooperazione tra Russia e Ucraina del 1997, all’ordinamento legale che regola la presenza della flotta russa nel Mar Nero.
Il monito a trovare una soluzione pacifica tramite il dialogo è rivolto a entrambe le parti, anche con l’invio di osservatori internazionali sotto l’egida dell’ONU o dell’OSCE (Organization for Security and Cooperation in Europe).
Rispondendo alle domande dopo la dichiarazione, Rasmussen ha confermato che nessun ambasciatore all’interno del NAC ha sollevato la questione dell’articolo 4 del Trattato e che, molto a breve, si terrà un incontro del NATO-Russia Council.
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Fonte e foto: NATO