Si sono tenuti ieri, 2 gennaio 2014, nel comune di Santa Maria la Carità, in provincia di Napoli, i festeggiamenti per il centesimo compleanno del militare, reduce di guerra, Pasquale Arpaia.
Il fante Arpaia militò dal 1940 al 1943 nel il 14° reggimento Fanteria della divisione Pinerolo durante la Seconda guerra mondiale.
Nel 1939 la divisione di Fanteria Pinerolo era costituita da due reggimenti di Fanteria (il 13° ed il 14°) e un reggimento di Artiglieria (il 18°) e partecipò alla Seconda guerra mondiale combattendo sul fronte alpino occidentale e su quello greco-albanese.
Arpaia fu ferito a seguito di aspri combattimenti dalle schegge di una granata a un braccio in Africa settentrionale il 10 marzo 1941, meritando una Croce di Guerra.
Alla cerimonia per il suo centesimo compleanno, ha partecipato la banda della brigata Pinerolo e una rappresentanza di ufficiali, sottufficiali e volontari. Il vicecomandante, colonnello Emilio Motolese, ha consegnato al reduce di guerra il crest della grande unità.
Il colonnello Motolese ha espresso la propria riconoscenza, e quella di tutti i militari della Pinerolo, al signor Arpaia, per il prezioso contributo offerto alla causa della Patria in un particolare momento storico che, di fatto, segnò l’avvio di un nuovo ordine mondiale.
Arpaia, visibilmente commosso, ha ringraziato e ripercorso con una breve testimonianza il periodo del proprio servizio tra i ranghi della Pinerolo che, seppur drammatico, continua a ricordare con orgoglio e nostalgia. Il centenario reduce di guerra ha donato alla brigata Pinerolo un quadro contenente le sue decorazioni e i brevetti di conferimento delle stesse.
Tale quadro, spiega il comunicato stampa della brigata, sarà esposto a perenne ricordo nella sala museale della stessa brigata poiché, in occasione degli eventi connessi alla commemorazione del centenario della Prima guerra mondiale, essa ha dato la propria disponibilità nel raccogliere, recuperare, custodire, valorizzare i ricordi, cimeli, fotografie, materiali dei combattenti da esporre nella propria sala museale per mantenere vivo il ricordo di quanti si sacrificarono in nome dell’Italia e per trasmetterne idealmente i valori alle generazioni future.
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Fonte e foto: PI brigata Pinerolo