“Oggi è una data dolorosa” ha detto il generale Giorgio Battisti, Capo di stato maggiore di ISAF (International Security Assistance Force) e Italian Senior National Representative, nel corso della cerimonia che ha commemorato oggi, nel quartier generale ISAF di Kabul, la strage avvenuta dieci anni fa, il 12 novembre 2003, a Nassiriya, in Iraq.
Una data dolorosa “che ricorda, nel suo decimo anniversario, i nostri connazionali caduti in terra irachena. È doveroso ricordare loro e anche tutti gli altri caduti che le Forze Armate italiane hanno avuto negli anni nelle varie missioni internazionali. Noi tutti dobbiamo rammentare che indossando la divisa siamo chiamati a onorare il nome dell’Italia nel mondo anche a costo della nostra vita. Dobbiamo stringerci” ha continuato il generale, “in un grande abbraccio alle famiglie di questi morti: mogli, madri, padri, fratelli, figli che sono stati privati dell’affetto e del sostegno dei propri cari. Queste persone sono dei veri e propri eroi, con la dignità del loro comportamento sono un esempio per tutti noi”.
Alle 10.40 di dieci anni fa, ricorda il comunicato dell’ufficio del Capo di stato maggiore di ISAF, un camion cisterna è esploso all’ingresso del compound della Multinational Specialized Unit (MSU) italiana, provocando un gran numero di vittime: 19 tra militari e civili italiani rimangono sul terreno senza vita e 58 sono feriti. Il tributo maggiore lo pagano i Carabinieri: muoiono il maresciallo aiutante Massimiliano Bruno, il sottotenente Giovanni Cavallaro, il brigadiere Giuseppe Coletta, l’appuntato Andrea Filippa, il maresciallo luogotenente Enzo Fregosi, il maresciallo capo Daniele Ghione, l’appuntato Horacio Majorana, il brigadiere Ivan Ghitti, il vice brigadiere Domenico Intravaia, il sottotenente Filippo Merlino, il maresciallo aiutante Alfio Ragazzi e il maresciallo aiutante Alfonso Trincone. I caduti dell’esercito sono il capitano Massimo Ficuciello, il maresciallo capo Silvio Olla, il primo caporal maggiore Alessandro Carrisi, il caporal maggiore capo scelto Emanuele Ferraro e il caporal maggiore Pietro Petrucci. Anche alcuni civili italiani rimangono uccisi nell’attentato: il cooperante Marco Beci e il regista Stefano Rolla che con la sua troupe stava seguendo proprio l’attività dei Carabinieri italiani in Iraq.
I militari italiani di stanza al comando ISAF a Kabul si sono raccolti oggi in ricordo dei caduti di quel triste giorno del 2003.
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Fonte e foto: Ufficio del Capo di stato maggiore di ISAF