Nov 11, 2013
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Arsenale nucleare US in Europa, il Pentagono pensa a modernizzare: sostituire le vecchie bombe B61 in Belgio, Germania, Italia, Olanda e Turchia costa minimo 12 mld di dollari

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Gli States sarebbero pronti a investire pesantemente nell’arsenale nucleare europeo, secondo quanto riportato da Armed Forces Int’l News, in un’ottica di modernizzazione delle basi nel Vecchio Continente destinata a evolversi in un più ampio programma di aggiornamento nucleare.

Ai primi del mese di novembre, sia Dipartimento dell’Energia statunitense che il Pentagono si sono espressi a favore di una versione più all’avanguardia della storica bomba nucleare B61, attualmente dispiegata in cinque stati europei: Belgio, Germania, Italia, Paesi Bassi e Turchia. La sostituzione di questo arsenale con la più moderna bomba B61-12 avrebbe un costo di 12 miliardi di dollari, prezzo che lieviterebbe fino a 400 miliardi se si andasse a rimpiazzare l’intero sistema nucleare.

Secondo il capo dello Strategic Command, generale Robert Kehler, la B61 rappresenta un sistema perfetto sia dal punto di vista tattico che strategico, ma ormai “ha più di 25 anni, contiene tecnologia antiquata e richiede frequenti interventi di manutenzione”.

Gli ha fatto eco il direttore ricerche di Arms Control Association, Tom Collina: “Per me non ha senso andare a spendere miliardi di dollari per allungare la vita ad armi che il presidente [Obama] ha già detto di voler eliminare”, considerando anche che l’eventuale realizzazione del progetto provocherebbe certamente una reazione da parte russa.

La bomba nucleare B61 è stata ideata negli Anni Sessanta, in piena Guerra Fredda, ed è entrata in produzione nel 1968. Prodotta in circa 3mila esemplari, è stata destinata ai Boeing B-52 Stratofortress, ai Rockwell B-1B Lancer e ai Northrop B-2 Spirit. È in grado di sprigionare fino a 340 kilotoni di energia sul bersaglio.

Fonte e foto: Armed Forces Int’l News

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Sicurezza