Nella mattina di venerdì 15 novembre scorso, gli ultimi militari italiani hanno lasciato definitivamente la base operativa avanzata (Forward Operative Base, FOB) Tobruk di Bala Boluk, ultimo avamposto della Transition Support Unit South (TSU-S), l’unità italiana nell’ambito del Regional Command-West (RC-W) di ISAF che ha concluso il processo di transizione (transition, o inteqal) della responsabilità della sicurezza della provincia di Farah alle forze afgane.
I bersaglieri del 6° reggimento di Trapani, ultimo reparto alla guida della TSU-S, che ha operato per quasi sette anni nella provincia, hanno consegnato nelle mani del colonnello Nazar Mohammad Qerleq, in rappresentanza dell’Afghan National Army le “chiavi” della base, che ospiterà la sede del 6° kandak (battaglione operativo) della 2^ brigata del 207° corpo d’armata dell’esercito afgano.
Ai militari italiani sono andati il plauso e la riconoscenza del Capo di stato maggiore della Difesa, ammiraglio Luigi Binelli Mantelli.
Il colonnello Mauro Sindoni, ultimo comandante della TSU-S, stringendo la mano al collega afgano Nazar Mohammad Qerleq ha ricordato il lungo percorso della transizione, che ha visto purtroppo anche molti caduti sia della coalizione sia dell’esercito afgano, e ha rimarcato i consolidati rapporti di reciproco rispetto maturati nel tempo con la popolazione locale, con l’orgoglio di lasciare nelle mani di una forza capace il controllo, la sicurezza e lo sviluppo della provincia.
La chiusura di questa base è stata realizzata grazie a una complessa attività operativa di “retrograde” (ripiegamento), pianificata e condotta dall’RC-W su base brigata meccanizzata Aosta al comando del generale Michele Pellegrino.
L’ultimo convoglio, composto da 138 uomini a bordo di 32 mezzi militari e 14 veicoli per il trasporto dei materiali, è partito da Bala Boluk alle prime luci dell’alba ed è stato scortato lungo l’itinerario dagli elicotteri d’attacco italiani A129 Mangusta della Task Force Fenice, nonché dagli aerei senza pilota Predator, che hanno consentito il monitoraggio dell’intera operazione.
Dallo scorso 10 agosto nella FOB Tobruk di Bala Boluk hanno operato, oltre ai bersaglieri trapanesi del 6° reggimento, i genieri del 4° reggimento guastatori di Palermo e una compagnia genio del 5° reggimento guastatori di Macomer, Nuoro; infine, le trasmissioni per il comando e controllo all’interno dell’area di responsabilità e quelle strategiche con l’Italia sono state assicurate da un plotone di trasmettitori del 2° reggimento trasmissioni alpino di Bolzano.
La cessione agli afgani di FOB Tobruk, che segue a tre settimane di distanza quella della chiusura della base Dimonios di Farah, segna anche il rientro in patria di circa 400 militari italiani, come parte del ridimensionamento del dispositivo del contingente che proseguirà fino alla fine del 2014, come stabilito dall’Alleanza durante il summit di Chicago del maggio 2012.
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Fonte e foto: RC-W ISAF; stato maggiore Difesa