Ott 23, 2013
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Mare Nostrum: gli assetti di Marina e Aeronautica impiegati nell’operazione

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L’operazione militare e umanitaria nel Mar Mediterraneo meridionale, denominata Mare Nostrum, è iniziata lo scorso 18 ottobre e vede impiegato il personale e i mezzi navali e aerei della Marina Militare, dell’Esercito, dell’Aeronautica Militare, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Guardia Costiera nonché del personale del Ministero dell’Interno – Polizia di Stato imbarcato sulle unità della MM e di tutti i Corpi dello Stato che, a vario titolo, concorrono al controllo dei flussi migratori via mare.

La Marina Militare (MM) partecipa, in particolare, con:

una Nave Anfibia tipo LPD con funzione di Comando e Controllo dell’intero dispositivo. L’unità è dotata di spinte capacità sanitarie di primo intervento con disponibilità di mezzi da sbarco e gommoni a chiglia rigida. Inoltre l’unità ha la possibilità di ricevere a bordo rappresentanti altri Dicasteri/Organismi nazionali/internazionali coinvolti nell’operazione;

1/2 fregate Classe Maestrale, ciascuna con un elicottero AB-212 imbarcato;

1/2 pattugliatori, cl. Costellazioni/Comandanti, con la possibilità di imbarcare un elicottero AB-212, ovvero cl. MINERVA, di cui una con missione primaria di Vigilanza Pesca;

2 elicotteri pesanti tipo EH-101 (MPH) imbarcati sulla Nave Anfibia, ovvero rischierati a terra su Lampedusa/Pantelleria/Catania come necessario;

1 velivolo P180, con capacità dispositivi ottici a infrarosso (Forward Looking InfraRed -FLIR) rischierato a terra su Lampedusa;

Rete radar costiera della MM con capacità di ricezione dei Sistemi Automatici di Identificazioni della Navi Mercantili (Automatic Identification System – AIS);

una Nave Mototrasporto costiero per supporto logistico.

Il comando del dispositivo aeronavale è affidato al contrammiraglio Giuseppe Rando imbarcato su Nave San Marco, unità designata sede di comando.

Sulle unità navali MM del dispositivo, inoltre, sono già imbarcati rappresentanti del Dipartimento Pubblica Sicurezza – Direzione Centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere, che con le loro capacità rafforzano i controlli dei migranti già direttamente a bordo.

Attualmente le navi della Marina Militare sono: nave anfibia San Marco, le fregate Maestrale ed Espero, il Pattugliatore Cigala Fulgosi, la corvetta Chimera e la corvetta Urania.

L’Aeronautica Militare (AM) partecipa con:

Aeromobile a Pilotaggio Remoto (APR) Predator B, con capacità di ricognizione e sorveglianza aerea per oltre 20 ore consecutive permettendo, grazie alla sinergia fornita da un team composto da piloti, operatori dei sensori di bordo, supervisori della missione e tecnici, e agli evoluti sensori di bordo, di realizzare riprese elettro-ottiche, all’infrarosso e radar.

Aeromobile BR 1150 Atlantic con equipaggi misti Aeronautica/Marina, del 41° Stormo dell’Aeronautica Militare di Sigonella, in provincia di Catania, garantisce il pattugliamento marittimo delle aree interessate. Le attività di ricerca sono svolte grazie all’utilizzo del radar di bordo, da parte di 3 operatori specializzati, denominate ‘vedette’, (1 frontale e 2 laterali) che sono in grado di operare anche di notte con capacità NVG (Night Vision Goggles), con l’utilizzo di artifizi illuminanti e fumogeni per la segnalazione della posizione durante il giorno.

Ad oggi è stato impiegato il velivolo BR 1150 Atlantic.

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Fonte e foto: Marina Militare

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Forze Armate