È stato inaugurato questa mattina, 31 ottobre, a Torino, presso la Scuola di Applicazione dell’Esercito, l’Anno Accademico 2013 – 2014. Alla cerimonia erano presenti il sottosegretario di Stato alla Difesa, Gioacchino Alfano, il Capo di stato maggiore della Difesa (CaSMD), ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, e il Capo di stato maggiore dell’Esercito (CaSME), generale Claudio Graziano.
Il generale Graziano, rispondendo ad alcuni giornalisti a margine della cerimonia, ha sottolineato che “l’Esercito si aspetta di ricevere adeguate risorse nei settori del personale e nei settori dell’esercizio, dell’addestramento e dell’ammodernamento dei mezzi e dei sistemi”.
Inoltre il CaSME, riferendosi all’impegno dell’Esercito nell’operazione Strade Sicure, ha sottolineato che essa “da una parte dimostra la volontà del Paese di utilizzare le risorse (Forze Armate, ndr) per la propria sicurezza, dall’altra la capacità dei nostri soldati di svolgere queste attività; tutte le attività di Strade Sicure, che sono svolte da circa 4.200 militari delle Forze Armate, di cui quasi 4.000 dell’Esercito , sono importanti, da Chiomonte a Lampedusa. Sono attività che hanno avuto un grande successo e che speriamo possano proseguire negli anni con questa stessa capacità”.
Il professor Francesco Profumo, presidente dell’Iren spa e già ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ha tenuto la prolusione sul tema Le città intelligenti e i nuovi servizi del futuro.
Nel corso della cerimonia sono stati premiati gli Ufficiali frequentatori che si sono classificati ai primi posti nelle graduatorie di merito complessivo, in attitudine militare e nelle attività ginnico-sportive, nel trascorso Anno Accademico.
La cerimonia è terminata con i rintocchi della Campana del Dovere, che scandiranno l’inizio del nuovo Anno Accademico.
Il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, al comando del generale Alessandro Montuori, è l’unico istituto di studi superiori militari della Forza Armata al quale competono la formazione di base e avanzata di tutti gli ufficiali dell’Esercito Italiano. In particolare il reparto corsi sovrintende alla formazione degli ufficiali provenienti dall’Accademia Militare di Modena, degli ufficiali in servizio permanente del corpo degli ingegneri reclutati a nomina diretta, degli ufficiali subalterni del Ruolo speciale, degli ufficiali delle forze di completamento nominati nella riserva selezionata. fa parte della scuola anche il centro studi post conflict operations che si occupa dei processi di stabilizzazione e ricostruzione dei moderni scenari di crisi.
L’attività formativa e addestrativa del centro è svolta a favore di studenti civili e militari, nazionali ed esteri. In particolare, la solidità della formazione di base per gli ufficiali, caratterizzata dal giusto equilibrio tra professionalità militare e cultura generale, è stata consolidata attraverso l’aggiornamento dei percorsi universitari sviluppati e continuamente aggiornati e perfezionati in sinergia con l’Università e con il Politecnico di Torino, che permettono agli ufficiali di conseguire la laurea magistrale in Scienze strategiche o Ingegneria.
I programmi di studio sono finalizzati a fornire agli ufficiali le necessarie conoscenze e competenze per affrontare gli impegni e le sfide imposte dai moderni scenari d’impiego dell’Esercito sul territorio nazionale e all’estero nelle missioni internazionali di stabilizzazione della pace.
Aule multimediali, laboratori linguistici, strutture sportive indispensabili per garantire la preparazione fisica, completano il quadro dell’offerta formativa che il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito mette a disposizione dei frequentatori di corso per consentire loro di raggiungere obiettivi formativi sempre più impegnativi richiesti dal contesto attuale.
Tra le altre autorità civili e militari della provincia torinese presenti alla cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico, erano presenti il comandante per la Formazione, specializzazione e dottrina dell’Esercito, generale Massimo De Maggio, e i rappresentanti del corpo docenti dell’Università degli Studi di Torino e del Politecnico.
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Fonte e foto: stato maggiore dell’Esercito