“Ordino che tutti usufruiscano della licenza”, scrive il generale Alberto Mosca nella sua Personale 19, la circolare datata 26 gennaio 1964, tutta dedicata alle licenze ordinarie.
La personale nasce, come lo stesso generale Mosca spiega, da un’indagine effettuata sulle licenze usufruite l’anno precedente che ha evidenziato la presenza di periodi di riposo non utilizzati appieno. L’allora comandante del Comiliter di Padova addebita questa mancanza ai superi di tali “numerosi Ufficiali” che non hanno goduto del periodo di riposo ritenuto, dal nostro, non solo indispensabile per distendere il fisico e la mente, ma soprattutto per “evadere dall’ambiente”.
Ecco allora che il principio “tutti sono utili, nessuno è indispensabile” viene corroborato dal concetto che “nessunissimo deve atteggiarsi a ‘martire del dovere’”, come stabilisce il generale Mosca.
L’indagine sulle licenze concesse nel 1963 rappresenta per il generale Mosca l’occasione per regolarizzare il sistema di utilizzo del periodo assegnato, arrivando così a determinare le modalità di fruizione del periodo mai “tutto in una volta”, ma possibilmente tenendo dei giorni di riserva.
Di questa decisione il generale si raccomanda che “sia data comunicazione, nel debito modo, alle gentili Consorti degli Ufficiali (di alcune delle quali ho udito, personalmente, qualche lamentela sullo specifico argomento), sottufficiali ed impiegati civili – alle quali invio, con l’occasione, i miei migliori saluti”.
Al solito, la “personale” è chiusa dall’inconfondibile firma del generale Mosca e dal timbro Comando Militare Territoriale (Comiliter) di Padova.
Il carteggio del generale Alberto Mosca in Paola Casoli il Blog
Circolari fornite da Vincenzo Ciaraffa