La fregata Libeccio salpa oggi dalla base navale Mar Grande di Taranto per fare rotta verso Djibouti, in Africa Orientale, per partecipare alla missione Atalanta che, sotto egida Unione Europea, opera in contrasto alla pirateria nell’area del Corno d’Africa.
La nave, con il suo equipaggio di 220 tra uomini e donne, nel 2009 è stata integrata nella task force NATO impegnata nell’operazione Ocean Shield e, in quei sei mesi di presenza nei mari del Corno d’Africa, ha sventato tre attacchi di pirateria contro navi mercantili e prestato soccorso a un peschereccio somalo alla deriva con tre persone a bordo.
La prima partecipazione della fregata Libeccio all’operazione Atalanta risale al 2010, quando, nei cinque mesi di attività con la Task force 465 sotto egida dell’Unione Europea, è stato sventato un attacco e sono stati arrestati nove uomini sospettati di atti di pirateria.
La fregata Libeccio, il cui rientro in patria è previsto per il mese di febbraio 2014, rileverà nelle acque del Corno d’Africa un’altra nave italiana impegnata nell’operazione Atalanta: la fregata Zeffiro, in missione di antipirateria dal mese di giugno 2013.
L’operazione Atalanta, concepita in accordo con le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’ONU emanate in risposta al fenomeno delle pirateria in Oceano Indiano e nel Golfo di Aden, è un importante tassello della Politica europea di difesa e sicurezza comune (PESD), rinnovata dallo stesso Consiglio dell’Unione Europea.
Nave Libeccio è alla sua terza missione di contrasto della pirateria marittima nel Golfo di Aden.
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Fonte e foto: Marina Militare