Dallo scorso 16 aprile si occupano di assistere le forze di sicurezza afgane nel coordinamento delle attività operative.
Ora che hanno superato la metà del proprio mandato, è tempo di tracciare un bilancio intermedio delle attività condotte dai militari italiani dell’Operations Coordination Center Advisor Team (OCCAT), l’attività di advising, ovvero di consulenza e assistenza, che viene svolta a favore di tutte le componenti delle Afghan National Security Forces (ANSF, le forze di sicurezza afgane).
All’interno dei centri di coordinamento delle operazioni sono infatti presenti esponenti dell’Afghan National Army (ANA, l’esercito afgano), del National Directorate Security (NDS, i servizi di sicurezza afgani) e delle varie componenti dell’Afghan National Police (ANP, la polizia afgana).
Gli esempi concreti di questo quotidiano affiancamento sono emersi in particolare durante lo svolgimento ormai alle battute conclusive delle attività di registrazione degli aventi diritto al voto, in vista delle elezioni politiche afgane del 2014.
La consulenza fornita a livello regionale e provinciale si è rivelata cruciale per la riuscita delle attività di consegna del materiale elettorale, in particolare nei distretti a più alto rischio. Nelle settimane passate infatti, i membri della Independent Electoral Commission (IEC, commissione indipendente elettorale) sono stati in grado di raggiungere in sicurezza tutte queste zone.
Quando si parla di OCCAT, non si fa riferimento solo all’aspetto della sicurezza, in quanto questi advisor sono anche deputati alla gestione delle richieste afgane dei cosiddetti enablers, ovvero nella fornitura di tutti quegli assetti di cui le forze di sicurezza afgane non sono ancora dotate (evacuazione medica aerea, sorveglianza del campo di battaglia, intelligence e supporto aereo in generale).
In questi mesi, proprio attraverso questo canale, ISAF è stata in grado di supportare le ANSF durante gli scontri nella zona del Morichaq, nell’area nord della regione ovest, e di fornire sicurezza ai convogli logistici che percorrono giornalmente le principali rotabili nell’area di responsabilità del Regional Command-West (RC-W) di ISAF, il comando NATO con sede a Herat che preside all’area di responsabilità italiana, attualmente su base brigata Julia al comando del generale Ignazio Gamba.
Parallelamente allo scorrere delle attività operative, gli advisor italiani stanno svolgendo formazione e addestramento a favore della controparte afgana. Sono stati portati a termine corsi di topografia, alfabetizzazione informatica e utilizzo dei principali applicativi software.
Resta ancora molto da fare, fa sapere il comunicato di RC-W, ma il programma delle attività future è intenso e cospicuo: sono previsti corsi di intelligence, uso del GPS e map reading (lettura delle carte topografiche militari), comunicazioni, pianificazione logistica, supporto di fuoco secondo la dottrina NATO e afgana e, infine, sicurezza delle installazioni.
Tali attività formative si aggiungono al sostegno diretto in termini di materiali e supporto logistico. La presenza degli advisor si estrinseca anche in progetti volti a migliorare le condizioni di vita e lavoro dei militari afgani.
A fine luglio sono iniziati i lavori – finanziati dall’RC-W – volti ad aumentare le misure di Force Protection (sicurezza del personale) nella sede del Centro di Coordinamento regionale di Herat. Sempre nello stesso mese è stata portata a termine anche la donazione di alcuni computer.
L’insieme delle attività di consulenza, addestramento e sostegno contribuiscono insomma in maniera integrata alla fase di transizione di ISAF (transition, inteqal), che vede le ANSF detenere la piena responsabilità della sicurezza del territorio dallo scorso 18 giugno.
L’Operational Coordination Center Regional Advisor Team (OCCR-AT) è un’unità del contingente italiano in Afghanistan, attualmente comandata dal colonnello Fabrizio Stivoli, composta da personale di staff appartenente al 2° FOD di San Giorgio a Cremano, Napoli, e una piccola aliquota del 7° reggimento Carabinieri Trentino Alto Adige, che si prefigge di contribuire allo sviluppo di un centro di coordinamento afgano competente, professionista e autosufficiente.
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Fonte: RC-W ISAF
Foto: RC-W ISAF