Il Capo di stato maggiore dell’Esercito (CaSME), generale Claudio Graziano, ha incontrato lo scorso 1° agosto, in Sicilia, il personale dei reparti della brigata meccanizzata Aosta e del Comando Regione Militare Sud, accompagnato nella sua visita dal generale Michele Pellegrino e dal generale Corrado Dalzini.
Il CaSME ha visitato le unità operative e i comandi dislocati in Sicilia, una delle regioni più importanti in termini di reclutamento in ambito militare, di personale in servizio e numero di caserme e infrastrutture militari.
Sono infatti 5mila i militari che prestano servizio in Sicilia nelle oltre 30 principali infrastrutture dell’Esercito dislocate su tutta la regione. Gli ufficiali, i sottufficiali e i graduati di truppa nati in Sicilia che prestano servizio nell’Esercito sono complessivamente oltre 14.700, pari al 15% di tutto il personale della Forza Armata.
Il generale Graziano ha espresso “profondo apprezzamento per le elevate capacità operative dimostrate, in patria e all’estero, dagli uomini e dalle donne della brigata Aosta”, che, ha proseguito il generale Graziano, “rappresenta oggi una delle unità di punta della Forza Armata”.
A settembre, infatti, la brigata Aosta, a termine di un intenso periodo di preparazione, sarà impiegata, per la prima volta, in Afghanistan, dove sostituirà la brigata alpina Julia, nell’ambito della missione a guida NATO, ISAF (International Security Assistance Force).
L’Aosta, che ha già operato in Albania, Kosovo e Libano, assumerà, pertanto, la guida del Regional Command West (RC-W), il Comando NATO a leadership italiana con base a Herat, nell’ovest dell’Afghanistan, e sarà responsabile della regione occidentale del paese proprio nella fase conclusiva di passaggio di responsabilità della sicurezza e del controllo del territorio dalle Forze ISAF all’Esercito Nazionale Afgano.
Nel corso della sua visita, il generale Graziano ha richiamato l’attenzione “sulla necessità, soprattutto in Sicilia, per i reparti della brigata Aosta, di poter disporre di aree addestrative in prossimità delle caserme, al fine di ottimizzare adeguatamente le risorse disponibili e, soprattutto, per garantire l’addestramento indispensabile per la sicurezza dei soldati che operano nei teatri di operazione all’estero”.
La Sicilia infatti, non dispone di aree addestrative per le esercitazioni a fuoco in numero e dimensioni adeguate alle esigenze dei reparti dislocati nell’isola.
Il generale Graziano ha espresso, infine, apprezzamento per gli oltre 850 militari che, in Sicilia e Calabria, partecipano all’operazione Strade Sicure in collaborazione con le Forze di Polizia.
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Fonte: SME
Foto: SME