Strana parabola quella delle armi in Italia, quando i moschetti avevano la baionetta incorporata per i politici ce ne volevano otto milioni. Dopo la guerra perduta furono trecentocinquantamila solo per l’Esercito. Facebook pullula di gruppi di reparti disciolti.
Le convulsioni della politica hanno portato a definire il moschetto, e più in generale gli armamenti, nei modi più strani, si è sentito utilizzare aggettivi che andavano dall’ “inutile” al “costoso” fino al giudizio tombale di “spreco”. Ci mancava però la vena innovativa dell’attuale Ministro della Difesa, Mario Mauro, che ha dichiarato che, nel breve volgere di pochi anni, la Difesa italiana potrebbe dichiarare “default”, termine che è evidentemente figlio dello “spread” che agita da troppo tempo i mezzi d’informazione.
Assunto che il bilancio della Difesa è pari all’1,7 per cento del PIL, il Signor Ministro si rassicuri, un eventuale azzeramento del budget della Difesa non potrebbe compensare nemmeno il deficit che, come noto, a fatica rimane sotto il 3%. Prima della Difesa falliremo comunque tutti.
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