“Il fenomeno dei bambini soldato – fa sapere INTERSOS, l’organizzazione umanitaria onlus fondata nel 1992 – colpisce più di 300mila bambini in tutto il mondo. Combattenti, schiave sessuali, raccoglitori di cibo, legna e acqua: bambini e bambine costretti a subire e perpetrare violenze che cancellano l’infanzia”.
Dal 2010 l’associazione è presente nella Repubblica Democratica del Congo per costruire scuole con l’obiettivo di togliere i bambini alla guerra, per garantire loro l’accesso all’educazione e il diritto al futuro. Con più di 100 operatori locali, INTERSOS raggiunge i bambini più vulnerabili, quelli più esposti al rischio dell’arruolamento, e i bambini ex soldato, che sono riusciti a uscire dalle forze armate e che hanno bisogno di sostegno psicosociale per il reinserimento a scuola e nelle famiglie.
Dal 2012 INTERSOS ha raggiunto anche il Mali, per far fronte con un centro di riabilitazione all’emergenza degli adolescenti arruolati nelle milizie armate.
A dare testimonianza della vita quotidiana di questi bambini e adolescenti, oggi pomeriggio a Bari, il responsabile educazione di INTERSOS, Paul Kakule Vyasongya, che ha lavorato nella Repubblica Democratica del Congo come responsabile dei progetti di educazione per i bambini più vulnerabili, incontrando volti e storie delle piccole vittime della guerra. Ora, è responsabile educazione in Mali.
Paul espone “Le storie e le immagini dal campo” oggi a Bari, alle 17.30, presso il Centro Padri Comboniani, dando testimonianza diretta del lavoro che INTERSOS svolge per arginare e scardinare il fenomeno dei bambini soldato.
Fonte: INTERSOS Puglia
Foto: INTERSOS