I militari italiani in servizio al comando ISAF di Kabul, in Afghanistan, si sono schierati stamattina davanti al generale Giorgio Battisti, Capo di stato maggiore della missione multinazionale a guida NATO ISAF in Afghanistan, che, accompagnato dall’ambasciatore d’Italia Luciano Pezzotti, ha presenziato a una breve ma sentita cerimonia.
”Sono orgoglioso per l’opera profusa e per i brillanti risultati ottenuti dai nostri militari impegnati in questo angolo di mondo – ha affermato il generale Battisti – gli uomini e donne in divisa rappresentano benissimo l’Italia all’estero e il loro contributo è riconosciuto da tutti gli Alleati. Oggi è un giorno di festa e anche noi, sebbene lontani dalla Madre Patria, sentiamo di farne parte. Siamo consapevoli che il nostro contributo è importante. L’Afghanistan sta riconquistando la propria sovranità ma continua a necessitare dello sforzo congiunto e duraturo della comunità internazionale e degli attori regionali confinanti, al fine di rafforzare la governance ai diversi livelli e rendere le forze di sicurezza nazionali (ANSF) capaci di garantire in proprio la sicurezza del territorio.”
Dopo l’alzabandiera e la deposizione di una corona d’alloro in memoria di tutti i Caduti, il generale Battisti e l’ambasciatore Pezzotti hanno consegnato alcuni riconoscimenti ai militari che si sono particolarmente distinti nel corso della missione.
Sessantasette anni fa, il 2 giugno 1946, l’Italia usciva devastata dal secondo conflitto mondiale ed era a tutti gli effetti un Paese senza punti di riferimento. Quella data rappresentò un cambio epocale nella storia non solo politica, ma anche culturale economica e sociale, dell’intera nazione. Con il voto del 2 giugno, infatti, si dette vita a un nuovo corso democratico fondato sul tema della partecipazione e della rappresentanza, per la prima volta anche femminile. L’Italia aveva voltato pagina nel libro della sua storia millenaria.
È esattamente con questo spirito di unità nazionale che ogni 2 giugno in patria e all’estero gli italiani ricordano questa data fondamentale per la nazione con deposizioni di corone e cerimonie alla presenza delle più alte cariche dello Stato.
“Nella vita di un soldato italiano” afferma il comunicato stampa dell’ufficio del Capo di stato maggiore del Comando ISAF, generale Battisti, “ci sono ottime possibilità che prima o poi si trovi a dover festeggiare il 2 giugno all’estero. Farlo in Afghanistan, a 6.500 chilometri dall’Italia e in compagnia di persone provenienti da altre 50 nazioni, assume un significato ancora maggiore”.
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Fonte: Ufficio del Capo di stato maggiore del Comando ISAF, Kabul – Afghanistan
Foto: Ufficio del Capo di Stato Maggiore del Comando ISAF, Kabul – Afghanistan