Giu 16, 2013
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Eurofighter italiani a difesa dello spazio aereo di Islanda fino a luglio. È l’esercitazione Cieli ghiacciati

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È iniziata ufficialmente lo scorso martedì 11 giugno l’operazione Cieli ghiacciati nell’aeroporto di Keflavik, in Islanda, con il decollo dalla base aerea di Grosseto di assetti Eurofighter e relativo personale navigante e specialista del 4°, 36° e 37° Stormo dell’Aeronautica Militare.

Lo scopo della missione, che nasce a seguito del ritiro degli assetti aerei USA permanentemente stanziati in Islanda, e in considerazione del fatto che la stessa Islanda non possiede Forze Armate, è quello di assicurare il servizio di sorveglianza dello spazio aereo islandese, alla luce degli impegni che l’Italia ha assunto in ambito NATO.

A integrazione degli assetti aerei, un team di controllori della difesa aerea provenienti dal GRCDA (Gruppo Riporto e Controllo Difesa Aerea) di Poggio Renatico, dal 21° GrRAM (Gruppo Radar AM) di Poggio Ballone e dal 22° GrRAM (Gruppo Radar AM) di Licola, assicurerà la gestione tattica dell’operazione garantendo il servizio di sorveglianza, riporto e controllo nell’aerea di responsabilità (AOR) e i collegamenti con i CAOC (Combined Air Operation Center) di Finderup e Udem.

L’operazione è di fatto iniziata venerdì 7 giugno con il rischieramento dell’advanced team sulla base aerea islandese di Keflavik, presso la quale è stata costituita la Task Force Air (TFA) alle dirette dipendenze del Comando Operativo di Vertice Interforze (COI), a cui è stato affidato il compito di ultimare gli allestimenti e le predisposizioni necessarie prima dell’arrivo dei velivoli.

Dopo l’iniziale periodo di ambientamento, concluso con 24 ore di anticipo rispetto a quanto pianificato, é arrivata la validazione della NATO. Dal 13 giugno ha quindi avuto inizio l’attività di air policing che prevede l’impiego di velivoli intercettori Eurofighter che sorveglieranno e preserveranno l’integrità dello spazio aereo islandese, a fronte di una complessa organizzazione di uomini, mezzi, procedure e collegamenti nazionali e NATO.

Gli assetti italiani assicureranno il servizio di sorveglianza dello spazio aereo islandese fino ai primi di luglio, conducendo, nel frattempo, attività addestrativa.

Questa operazione di difesa aerea nel settore islandese è un esempio di gestione razionale e condivisione delle risorse disponibili tra i vari partner della NATO. L’Aeronautica Militare, oltre alla missione in Islanda, sta partecipando alla sicurezza aerea e alla difesa aerea di Slovenia e Albania ormai da anni.

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Fonte: SMD

Foto: SMD

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Forze Armate

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