Mag 13, 2013
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Marò, cosa faranno da grandi?

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By Cybergeppetto

Parliamoci chiaro, la situazione dei Marò non cambierà tanto facilmente, anzi, per come si sono messe le cose in Italia, non sembra proprio che ci sia spazio per iniziative del nostro esecutivo. Il governo é in così brutte acque a Roma che é davvero difficile che possa occuparsi di cose e persone lontane dai palazzi della politica.

Per bene che vada, i nostri Marò riusciranno a non pagare l’IMU in Italia, ma dovranno pagare una parte di quella dell’ambasciata in India. Dopo un anno d’ inchiesta nel Kerala, gli indiani hanno ricominciato tutto daccapo, se va bene i nostri ritorneranno per la pensione, ammesso che possa esistere ancora tra vent’anni qualcosa che sia pagata dallo Stato. In Italia i processi si prescrivono, in India mi sembra che già la fase istruttoria sia interminabile, figuriamoci il resto…

Bisogna trovare qualcosa da fare da grandi ai due sfortunati servitori dello stato, non possiamo tenerli a far nulla in ambasciata, ricordo d’aver proposto di metterli al posto dell’ambasciatore, ma, per tutta risposta, il governo ha confermato Staffan De Mistura a gestire la trattativa. Dicono che conosce il caso, ma temo che agli indiani piaccia solo perché é buffo e divertente. Come tutti quelli che vengono dall’ ONU, non ha mai risolto nulla delle crisi affrontate, ma costa un casino.

Potremmo far aprire un ufficio regionale nel Kerala alla Compagnia d’Amato e metterci i Marò, visto che sono tanto amici degli indiani e che questo casino l’hanno fatto loro, al massimo i due dovranno imparare il dialetto del posto oltre, naturalmente, al napoletano.

Potremmo chiedere a Finmeccanica di assumerli per vendere gli elicotteri il cui acquisto é sospeso dalle inchieste, o per discutere le commesse navali. A quanto pare li abbiamo rimandati laggiù proprio nella speranza di non perdere commesse del carrozzone statal-nazionale. Si tratta solo di istruire i due malcapitati su come ci si “relaziona” con le autorità locali, magari si dovrà aggiungere un periodo di lezione sugli avvisi di garanzia in Italia e in India.

Potremmo far mettere i Marò in un ufficio di quegli organismi ONU o Unione Europea che si occupano di lotta alla pirateria. Visto che ci hanno chiesto di combattere la pirateria, possono sicuramente farsi carico di aiutare quelli che l’hanno fatto davvero.

Insomma, va bene tutto, basta che qualcuno di quelli che, direttamente e indirettamente ci hanno messo in questo casino, paghi le spese di quest’odissea. È inutile fare la “spending review” in Italia se poi buttiamo i soldi nell’Oceano Indiano. Se nessuno di quelli che potrebbero risolvere il caso, cioè il governo, la compagnia di navigazione, gli organismi internazionali, le multinazionali che fanno affari da quelle parti, si darà da fare, allora chiederò all’editrice del blog di lanciare una sottoscrizione per aiutare i Marò ad aprire un ristorante a Kochi. Chissà , potremmo chiamarlo “Il pirata”.

Cybergeppetto

Il caso dei Marò in Paola Casoli il Blog

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Inchiostro antipatico