By Vincenzo Ciaraffa
La circolare numero 5, del 29 aprile 1963, a firma del Generale Mosca è l’unica, secondo noi, che è possibile compendiare negli ultimi due punti: «Ho preso provvedimenti disciplinari a tutti i livelli della scala gerarchica – Amen».
Oggi che il pensiero dominante è condizionato dal conformismo e dalla fuga dalle responsabilità, il rigore profumato di bucato anche quando eccessivo del Generale Mosca sarebbe inaccettabile dalla politica (di cui egli diverrebbe la cattiva coscienza…) e di quei Comandanti che inclinano a condividere la loro responsabilità di comando con i subordinati, con la segreta speranza di condividerne, eventualmente, anche le conseguenze. Che vogliamo farci, gli uomini esprimono le epoche e le epoche esprimono gli uomini.
Per parafrasare Tomasi di Lampedusa possiamo, pertanto, dire che quelli di Mosca erano ancora i tempi dei gattopardi. Gli sciacalli sarebbero arrivati dopo, anche se non abbiamo ancora capito a quale similitudine zoomorfa dobbiamo ricorrere per classificare quelli che, invece di tirar fuori le palle e riportare a casa i nostri due marò, se ne vanno in ritiro mistico in Toscana. Centocinquant’anni prima della venuta di Cristo vi era un senatore romano, tale Marco Porcio Catone detto il Censore, il quale – parlasse anche soltanto delle previsioni del tempo – terminava ogni discorso con la famosa frase «Carthago delenda est».
Quella del vecchio Catone, che peraltro era un inflessibile moralista, era diventata una vera e propria ossessione e, perciò, è possibile che molti romani del tempo – che non erano meno salaci di quelli di oggi – a un certo punto si siano stufati e gli abbiano detto: “A Catò, mò hai proprio rotto”! Pur non essendo famosi, né intrisi di rigore moralista come il vecchio Catone, è probabile che anche noi abbiamo rotto le scatole ma siccome siamo anche più testardi di Catone e Mosca messi insieme, non la smetteremo fintanto che Massimiliano Latorre e Salvatore Girone non saranno ritornati in Italia. Che cosa c’entra tutto questo con Alberto Mosca? C’entra, c‘entra e chi vuole, ha capito…
Vincenzo Ciaraffa
Il carteggio del generale Alberto Mosca a cura di V.Ciaraffa in Paola Casoli il Blog