Ieri mattina, a Torino, il Capo di stato maggiore dell’Esercito (CaSME), generale Claudio Graziano, ha salutato gli alpini della brigata Taurinense, rientrati nei giorni scorsi dall’Afghanistan, alla presenza del presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, del senatore Lucio Malan e dell’onorevole Giorgio Merlo, del presidente della Provincia di Torino, Antonio Saitta, del sindaco di Torino, onorevole Piero Fassino, e del presidente dell’Associazione Nazionale degli Alpini, Corrado Perona.
Schierati in Piazza Castello c’erano i reparti che negli ultimi sei mesi hanno controllato il settore ovest dell’Afghanistan, il Regional Command-West (RC-W), impegnati nel delicatissimo processo di transizione per il passaggio di responsabilità della sicurezza e del controllo del territorio dalle forze ISAF (International Security Assistance Force) all’Esercito nazionale afgano, di previsto compimento nel 2014. Per la Brigata alpina Taurinense costituisce, pertanto, l’ultima missione prevista al comando dell’RC-W in Afghanistan.
Il generale Graziano, dopo aver ricordato i caduti e i feriti, ed espresso vicinanza ai loro familiari, ha voluto ricordare il caporalmaggiore Tiziano Chierotti, alpino della Taurinense caduto in Afghanistan il 25 ottobre scorso.
Il Capo di stato maggiore ha ringraziato il sindaco di Torino per la parole di elogio e supporto espresse ai soldati appena rientrati e ha aggiunto, rivolgendosi direttamente ai militari: “Le vostre attività hanno contribuito alla ricostruzione e alla sicurezza dell’Afghanistan, se l’area sotto la responsabilità italiana è probabilmente l’area in cui sono stati realizzati i maggiori progressi nel processo di transizione, questo è anche e soprattutto merito vostro, siate fieri di ciò che avete realizzato in questi ultimi sei mesi”.
Il generale Graziano ha poi ricordato che quest’anno ricorre l’anniversario della Guerra di Liberazione, “proprio in questa Città Medaglia d’Oro per quei fatti d’arme, per la Guerra di Liberazione, proprio la Taurinense, che fu tra i nuclei iniziali che cominciò la Guerra di Liberazione tanto sul fronte Jugoslavo quanto, con il battaglione Piemonte, nel Corpo Italiano di Liberazione nel 1943: c’è un legame profondo che lega questa Unità alla storia d’Italia e alla storia Repubblicana”.
Infine il generale Graziano ha sottolineato come “in questo momento è nostro dovere, come militari, saper mandare un messaggio di disciplina, coesione e di ottimismo, e dire al nostro Paese che può contare sulle sue Forze Armate, sul nostro impegno, sul nostro lavoro”.
Dallo scorso settembre alla fine di marzo, gli uomini e le donne della brigata alpina Taurinense, comandanti dal generale Dario Ranieri, hanno condotto centinaia di operazioni in partnership con la polizia e l’esercito afgani, che oggi guidano autonomamente l’80% delle operazioni.
Sul fronte dello sviluppo sono state realizzate numerose di infrastrutture di base, specialmente nel campo dell’istruzione con la costruzione di 13 scuole nei distretti remoti della provincia di Herat, per un totale di 120 aule che potranno ospitare in più turni fino a 8mila studenti di ambo i sessi.
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Fonte: stato maggiore dell’Esercito
Foto: stato maggiore dell’Esercito