Apr 16, 2013
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I Fori antimperiali

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By Cybergeppetto

Dario Fo ha firmato la petizione per abolire la sfilata del 2 giugno, festa della Repubblica e, se gliel’avessero consentito, si sarebbe affacciato al balcone storico di Piazza Venezia per arringare gli italiani sull’entità dello spreco in questi tempi di crisi.

Non li vuole vedere più, il premio Nobel, a quei tipi dalla mascella squadrata e dalla faccia incazzata, sono così demodè, non hanno i foulard dai colori vivaci dei black block che sorridono alle vetrine delle banche, gli elmetti dei soldati sono così poco glamour, non sono come i caschi integrali omologati dei giovani dei collettivi che accarezzano i bancomat.

Meglio un gay pride tra il foro di Cesare e quello di Nerva, si sa, le creme per tenere lucido il corpo costano molto meno delle tute da combattimento o, peggio, delle divise storiche.

Applaudiamo all’iniziativa di questa abolizione che, chi lo sa…, potrebbe anche portare a una significativa riduzione della spesa pubblica.

Magari Dario Fo, e tanti con lui, dimentica che ci sono un sacco di manifestazioni che dovrebbero seguire la stessa sorte della parata. Tra notti bianche , concerti per la cittadinanza, marmitte di pasta in piazza a spese dei Comuni, ce ne sono assai di sprechi che, poco o tanto, costano al contribuente.

Magari potremmo fare una sfilata diversa, piena di portaborse, burocrati di stato, politici trombati, starlettes con la mutanda che evapora come la trielina e fannulloni infilati dalla politica in troppe aziende inutili.

Visto che li paghiamo, potrebbero anche farsi una passeggiata dal Colosseo a Piazza Venezia, con il giornale della nomenclatura in mano.

Al posto dei reparti storici delle Forze Armate potrebbero sfilare dei reggimenti di sessantottini con l’eskimo e magari anche dei protocontestatori con la molotov in mano.

Al posto dei corazzati e dei blindati potrebbero sfilare i mezzi della nettezza urbana di Napoli e Palermo, senza immondizia nel compattatore, ma con i segni dell’autolesionismo sui fari rotti, si sa, “bandiera vecchia, onor di Capitano”.

Al posto degli incursori potrebbero sfilare gli operatori del ministero dell’economia con il tablet in mano per calcolare di quanto diminuisce lo spread sotto quelli che il puzzone chiamava “i colli fatali di Roma”.

Al posto delle bande militari un reparto di chitarristi che va verso il sol dell’avvenire fumacchiando un cannone di mariagiovanna appena arrotolato.

Ci vorrebbe anche un bel blocco, nove per nove, di ottantuno tronisti con il petto scoperto e il catenone da tamarri in vista.

Infine, vedrei bene anche un blocco misto, di elicotteristi indiani e dirigenti di Finmeccanica, tanto ormai sono diventati amici.

Magari si spenderebbe lo stesso a fare tutte queste puttanate, ma ai radical chic e ai neo grillini la cosa gli piacerebbe tanto.

Cybergeppetto

p.s. “Papà, quest’anno sfilano i Marò?”. “Certo – risponde piatto il genitore – faranno il giro del cortile dell’ambasciata in collegamento skype…”

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