A Viterbo, presso la Scuola Sottufficiali dell’Esercito, 136 allievi marescialli del 15° corso Ardire hanno prestato giuramento di fedeltà alla Repubblica lo scorso 12 aprile alla presenza del Capo di stato maggiore dell’Esercito (CaSME), generale Claudio Graziano.
Alla cerimonia, tra gli altri, hanno partecipato il prefetto di Viterbo, Antonella Scolamiero, il presidente della Provincia, Marcello Meroi, il sindaco di Viterbo, Giulio Marini. Presenti anche i familiari del caporal maggiore scelto Giandomenico Pistonami, caduto in Afghanistan nel settembre 2009, del sottotenente Mauro Gigli, caduto in Afghanistan nel luglio 2010, del capitano Massimo Ranzani, caduto in Afghanistan nel febbraio 2011, e del caporal maggiore scelto Roberto Marchini, caduto in Afghanistan nel luglio del 2011.
Il Capo di stato maggiore dell’Esercito, dopo aver espresso “la più sincera e affettuosa vicinanza alle famiglie dei caduti, che hanno conosciuto il dolore della perdita di un proprio congiunto nell’assolvimento del dovere”, ha rivolto un saluto alla città di Viterbo e alle autorità intervenute, “che con la loro presenza testimoniano il forte legame tra uno degli Istituti d’eccellenza dell’Esercito e la città di Viterbo che lo ospita da oltre quarant’anni”.
Il generale Graziano, rivolgendosi agli Allievi Marescialli, ha sottolineato che: “attraverso il giuramento appena prestato, avete liberamente e consapevolmente manifestato la vostra decisione di servire in armi il nostro Paese. Amor di Patria, fedeltà alle Istituzioni, disciplina, lealtà, onore, senso del dovere e coraggio, sono la sintesi della stessa identità militare che si traduce nell’anteporre i valori della collettività a quelli del singolo”.
“L’Esercito – ha poi proseguito il generale Graziano – si trova oggi ad affrontare innegabili criticità, dovute all’attuale situazione economica, che hanno imposto una riorganizzazione in chiave riduttiva dello strumento militare, e anche voi sarete veri protagonisti di questa riconfigurazione, in quanto trascorrerete la parte più intensa e gratificante della vostra carriera presso i reggimenti e le brigate che costituiscono il centro di gravità della nostra Forza Armata”.
Nel corso dell’evento, è intervenuto il tenente colonnello Gianfranco Paglia, Medaglia d’Oro al Valor Militare per la missione IBIS in Somalia, che ha dato lettura del messaggio del Gruppo Medaglie d’Oro agli Allievi Marescialli. Della missione in Somalia, di cui quest’anno si celebra il ventennale, il generale Graziano ha ricordato “i nostri 11 soldati e l’ufficiale della Croce Rossa Italiana caduti nell’assolvimento del dovere”.
Il 15° corso Ardire è intitolato alla memoria del sottotenente Mauro Gigli, decorato di Medaglia d’Oro al Valor Militare, che ha frequentato presso la Scuola Sottufficiali dell’Esercito il 60° corso Allievi Sottufficiali. Sono complessivamente 136, di cui 7 donne, gli Allievi Marescialli del 15° corso, di questi: 71 sono stati selezionati con un concorso pubblico, al quale hanno partecipato oltre 13mila concorrenti, e 65 reclutati mediante concorso interno riservato ai Sergenti e ai Volontari in servizio permanente della Forza Armata.
Al termine del ciclo formativo triennale, gli allievi Marescialli conseguiranno la laurea di 1° livello in Scienze Organizzative e Gestionali presso l’Università della Tuscia, mentre gli allievi Marescialli qualificati Infermieri Professionali acquisiranno la laurea di primo livello in Infermieristica, presso l’Università Roma Tre.
La parola maresciallo deriva dall’arabo ed è l’insieme delle due parole “marah”, cavallo, e “shalk”, custode, dunque “custode del cavallo”, che nel mondo arabo è il patrimonio più importante. La figura del Maresciallo quale junior leader, nel contesto degli attuali scenari d’impiego operativi, è un elemento cardine e irriducibile, che l’Esercito impiega principalmente come comandante di plotone, peculiarità unica in ambito della NATO.
La Scuola Sottufficiali dell’Esercito, al comando, da gennaio del 2010, del generale Roberto Ranucci, è il polo responsabile della formazione di base e avanzata dei sottufficiali della Forza Armata: i Marescialli comandanti di plotone, i Marescialli qualificati infermieri e i sergenti. Dal 1965 e fino al 1995, presso la casa madre dei Sottufficiali dell’Esercito Italiano, si sono succeduti 77 corsi per un totale di circa 35mila Allievi Sottufficiali.
Nel 1998 l’Istituto ha assunto l’attuale denominazione di Scuola Sottufficiali dell’Esercito e, da allora, sono stati formati oltre 3mila marescialli che al termine del triennio di studi hanno conseguito una laurea di primo livello con la possibilità di transitare nella categoria degli Ufficiali del Ruolo Speciale dell’Esercito.
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Fonte: stato maggiore Esercito
Foto: stato maggiore Esercito