È un tweet dell’ammiraglio James Stavridis, già comandante delle forze NATO in Europa (SACEUR), e ora comandante delle truppe statunitensi in Europa (USEUCOM), a dare comunicazione della sua imminente visita alle postazioni Patriot in Turchia.
L’ammiraglio ha tutta l’intenzione di “vedere di prima mano come viene protetta l’Alleanza”, dopo il posizionamento di sei basi di missili Patriot sul territorio turco a confine con la Siria con l’obiettivo di salvaguardare la Turchia da eventuali sconfinamenti della guerra in atto nel paese di Bashar al-Assad.
Non più tardi di una settimana fa, lo scorso 20 marzo, il top commander aveva dichiarato all’Armed Services Committee del Senato americano che la NATO si sta preparando nell’eventualità di un intervento militare in Siria e che le forze statunitensi intendono farsi trovare pronte nel caso di richiesta di coinvolgimento.
È probabile che i paesi NATO si stiano orientando verso l’imposizione di una no-fly-zone e di un embargo alle armi, secondo quanto riferito una settimana fa, oltre al supporto alle forze di opposizione. Le postazioni Patriot recentemente installate in Turchia, al confine con la Siria, saranno allora impiegate per il supporto difensivo.
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