By Cybergeppetto
La commissione per l’attribuzione dei premi alla politica, composta da Paola Casoli, Presidente, dall’Anacoreta, Membro, e da Cybergeppetto, Membro e Segretario, ha deciso all’unanimità e senza esitazione l’attribuzione del premio “Zelig per la politica” al Presidente Monti che, nell’ambito delle sue affermazioni in Parlamento sul caso dei Marò, si è distinto nella declamazione di espressioni di rara comicità.
Una delle frasi più commendevoli è quella in cui il Nostro ha dichiarato “Consentitemi di respingere con forza qualsiasi illazione su possibili scambi o accordi riservati con l’India o sul fatto che interessi economici abbiano influenzato l’attività del governo sul caso dei Marò”. Quelli che pensano che i governi siano organismi i cui membri, i ministri, abbiano il compito di esaminare tutti gli aspetti di una controversia devono capire che il governo tecnico è una luminosa eccezione, non ne sono stati evidentemente capaci.
In un crescendo di ilarità, il guru dei tecnici ha sentenziato: “…obiettivo del governo è stato di tentare di isolare questa vicenda dall’insieme complessivo dei rapporti con l’India e la nostra priorità è stata la sicurezza, l’incolumità e la dignità dei nostri due Marò e di tutti gli italiani che si trovano in India”. La frase è divertentissima perché uno che non è riuscito a riportare i Marò a casa si preoccupa per l’incolumità di persone che, al momento, non risultano essere minacciate.
Ma il presidente tecnico è andato ben oltre affermando che: “…il governo ha subito protestato con fermezza per il vulnus inferto e da quel 16 febbraio l’impegno mio personale e del governo è stato assoluto. Ho più volte sollecitato la condanna della comunità internazionale nei confronti delle autorità indiane”. Il tapino non poteva certificare meglio la sua inettitudine, dopo oltre un anno di balbettii.
Ma il presidentissimo non molla dichiarando che “…sussistevano rischi seri e oggettivi che l’Italia si trovasse isolata nella comunità internazionale e che si aprisse una crisi di gravi proporzioni con l’India”. Se gli studenti di relazioni internazionali non stessero ridendo a crepapelle, potrebbero spiegargli che una nazione che partecipa, sotto egida ONU/UE/NATO, alle operazioni antipirateria non può essere isolata se ha dei governanti che ricordano ai partner i loro obblighi internazionali e assumono decisioni forti, fino al ritiro dei contingenti.
Ma la frase in assoluto più comica è quella in cui Monti afferma che: “… pur con la prudenza che deve accompagnare qualsiasi valutazione, vorrei sottolineare che negli ultimi giorni abbiamo avviato un dialogo politico con l’India e un percorso verso una soluzione rapida, reimpostando l’itinerario della vicenda”. Dopo un anno di calci nei denti non possiamo far altro che inchinarci alla verve del più sublime dei cabarettisti, anche se non ha avuto lo stesso successo elettorale di Grillo.
Ciò premesso, la commissione attribuisce il premio con la seguente motivazione: ” Con un intervento comunicativo di rara sconnessione tra i risultati ottenuti e l’autoattribuzione di meriti, il Presidente Monti ha raggiunto le più alte vette dell’ilarità politica, se solo avesse indossato un turbante sarebbe sicuramente diventato un’arma comica di distruzione di massa”.
Cybergeppetto
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