Il Capo di stato maggiore dell’Esercito (CaSME), generale Claudio Graziano, ha salutato ieri, presso la caserma Pio Spaccamela di Udine, il personale della brigata alpina Julia, di prossimo impiego in Afghanistan nell’ambito della missione ISAF (International Security Assistance Force).
Nel corso della cerimonia, a cui hanno partecipato tra gli altri il sindaco di Udine, professor Furio Honsell, e il prefetto di Udine, dottor Ivo Salemme, il generale Graziano ha voluto ringraziare in modo particolare familiari e amici dei soldati che si apprestano a partire per l’Afghanistan, “perchè so quanto sia difficile il distacco, seppur temporaneo dai propri cari”.
Rivolgendosi agli alpini della brigata Julia, il generale Graziano ha sottolineato la complessità della missione in cui saranno impiegati, data la “situazione ancora fortemente instabile, in condizioni ambientali difficili, in una fase delicata e sensibile: il momento della transizione”. E ha spiegato che “la transizione è la fase più delicata di ogni missione, non è il momento di abbassare la guardia, la massa della popolazione afgana vuole la transizione ma, indubbiamente, esiste una componente che combatte la stabilità e combatte ISAF. Il nostro compito è garantire la prosecuzione di questo processo”.
“La vostra è una missione complessa – ha proseguito il generale Graziano – diplomatica, militare, umanitaria, di assistenza, in cui ogni singolo militare rappresenta il Paese e in cui un errore commesso da voi si riverbera su tutto il teatro afgano. Questa missione avviene in un momento particolare in cui la Forza Armata sta attraversando un periodo di ristrutturazione per contribuire ai sacrifici che l’Italia sta facendo e per ricambiare la fiducia e la stima che il Paese continua a tributarci”.
Rivolgendosi poi al comandante della grande unità, il Capo di stato maggiore dell’Esercito ha sottolineato la sua “piena fiducia nel generale Ignazio Gamba che venti anni fa era mio comandante di compagnia in Mozambico, impegnato nell’operazione ONUMOZ; lo vedo partire con serenità consapevole e la decisione e determinazione di un comandante coraggioso. Alpini della Julia, partite consapevoli che l’Esercito e la nazione sono e saranno orgogliosamente al vostro fianco”.
La brigata alpina Julia assumerà la guida del Regional Command-West (RC-W), il comando NATO a leadership italiana con base a Herat, responsabile della regione occidentale dell’Afghanistan, da cui dipenderanno circa 5.500 militari di 10 diverse nazioni; di questi, oltre 3.000 sono i militari italiani appartenenti all’Esercito e ad altre Forze Armate e Corpi dello Stato.
Per il Comando brigata alpina Julia, una delle unità di punta dell’Esercito Italiano, si tratta della sesta missione fuori area, la terza in Afghanistan.
Quest’anno ricorrono i vent’anni dalla missione ONU, denominata ONUMOZ, in Mozambico dove nell’ottobre del 1993 la brigata Julia assunse la responsabilità del contingente italiano, sostituendo la brigata alpina Taurinense: si trattò della prima missione fuori area della brigata Julia dal secondo dopoguerra.
Durante la cerimonia di saluto alla brigata Julia è stata conferita la Croce d’argento al Merito dell’Esercito e i gradi di primo maresciallo a Luca Barisonzi, ferito in un agguato terroristico in Afghanistan il 18 gennaio 2011 a Bala Murghab.
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Fonte: stato maggiore Esercito
Foto: stato maggiore Esercito