Iniziata lo scorso 23 febbraio, nelle acque del Mar Mediterraneo, l’esercitazione Proud Manta 2013, la più vasta delle esercitazioni antisommergibile (AWS, Anti-Submarine Warfare) della NATO, si è conclusa ieri, 6 marzo, nelle acque a sudest della Sicilia.
Dieci le nazioni partecipanti con i propri assetti: Canada, Francia, Germania, Grecia, Italia, Norvegia, Spagna, Turchia, Regno Unito e Stati Uniti. In tutto 4 sottomarini, 17 velivoli e 10 unità di superficie.
L’esercitazione, che fa seguito alla serie Noble Manta, era destinata ad attestare la determinazione della NATO nel mantenere un livello qualitativamente elevato nella capacità di coordinamento in ambito di guerra sotto i mari, di superificie e di sorveglianza delle coste, oltre ad altri compiti di sicurezza navale. Al contempo si è trattato di un evento di addestramento alla NRF, la NATO Response Force.
La Proud Manta 2013 ha visto all’opera la NRV Alliance, l’unica nave da ricerca dello STO-CMRE (il NATO Centre for Maritime Research and Experimentation, CMRE, ex NURC) di proprietà di tutti i membri della NATO, nell’ambito della sperimentazione di alcuni Autonomous Underwater Vehicles (AUV) per il rilevamento e la tracciatura di sottomarini in acque poco profonde.
Scienziati del CMRE hanno inoltre testato tecnologia e software anche di veicoli autonomi di superficie (ASV), al fine di realizzare una barriera antisommergibile di protezione senza l’impiego di uomini. Nell’occasione ha fatto il suo debutto in ambito NATO il Wave Glider, un mezzo di superficie senza pilota, azionato dalle stesse onde di cui sfrutta la propulsione, normalmente destinato alla raccolta di dati negli oceani e qui utilizzato come gateway per le comunicazioni.
Lo scenario estremamente realistico e su vasta scala ha permesso una sperimentazione ottimale delle nuove tecnologie impiegate.
Olte 100 le missioni dei velivoli, che avevano basi in Sicilia, mentre l’excon (Exercise Control) era al MARCOM di Northwood, nel Regno Unito.
Foto: la NRV Alliance è di Marine Software Ltd