Il Comando della Polizia di Shindand, nell’Afghanistan occidentale, area di responsabilità italiana della missione ISAF, è stato sede di due cerimonie che hanno visto nei giorni scorsi la deposizione delle armi da parte di trentacinque ribelli, nell’ambito del programma di reintegrazione che prevede il reinserimento di chi rinuncia formalmente all’opposizione armata al governo di Kabul tramite aiuti, in primo luogo di tipo economico.
Nel corso delle cerimonie, alle quali hanno partecipato le più alte cariche governative del distretto di Shindand e i rappresentanti delle Forze di sicurezza afgane (ANSF), i trentacinque reintegrati hanno pubblicamente proclamato la propria lealtà al governo, dinanzi ai membri delle rispettive comunità di appartenenza.
Alla reintegrazione ha contribuito anche la Transition Support Unit Center, l’unità su base 3° reggimento alpini di stanza a Shindand, inquadrata nel Regional Command-West (RC-W) di ISAF su base brigata alpina Taurinense al comando del generale Dario Ranieri, che assiste le autorità e le Forze di sicurezza della provincia di Herat e che ha fornito generi di prima necessità, donati poi dalle autorità locali alle comunità dei trentacinque reintegrati.
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Fonte: RC-W ISAF
Foto: RC-W ISAF