Il rallentamento globale dell’economia si fa sentire anche in India, uno dei paesi meno avari al mondo in tema di spese militari, dove è appena stato deciso un taglio al budget nel settore Difesa a vantaggio di una produzione di armi localizzata.
Una forma di autarchia necessaria per affrontare il periodo di crisi annunciata ieri dal ministro della Difesa indiano Arackaparambil Kurien Antony, che comunque non ha rivelato l’entità dei tagli ma ha assicurato piuttosto che “le aree in cui la spesa rimane essenziale per la preparazione operativa delle Forze Armate resteranno immuni dai tagli”.
In particolare, i soldi per i jet da combattimento ci saranno. Le dichiarazioni del ministro a margine del salone Aero India di Bangalore rassicurano in merito a contratti già stipulati e a programmi in corso, comunicando che i tagli al budget non hanno per nulla ritardato un accordo con la francese Dassault Aviation S.A. per la fornitura di 126 caccia all’Aeronautica militare indiana, la Indian Air Force.
Allo stesso modo verranno tutelati i settori della ricerca e della modernizzazione delle Forze Armate, che rimangono di primaria importanza per il governo indiano, spiega il ministro Antony chiedendo alle aziende pubbliche e statali in India di incrementare le loro spese nella ricerca e nello sviluppo per l’equipaggiamento della Difesa.
Fonte: WSJ