Gli istruttori del 207° Corpo d’Armata dell’esercito afgano hanno appena qualificato autonomamente 46 operatori sanitari nell’attività di Ground Medical Evacuation, ovvero nel recupero d’urgenza sul campo dei feriti.
Il corso di formazione si è svolto vicino a Herat con la supervisione del personale medico del Military Advisor Team (MAT) italiano, l’unità guidata dal colonnello Mario Nicola Greco e formata in prevalenza dal 132° reggimento Carri di Cordenons, Pordenone, che assiste da vicino lo sviluppo dei reparti dell’esercito nella regione ovest dell’Afghanistan, dove opera il contingente italiano di circa 3mila militari comandato dal generale Dario Ranieri, il Regional Command-West (RC-W) di ISAF su base brigata Taurinense.
Il corso, di sei settimane, si è tenuto nella base di Camp Zafar, nei pressi di Herat, dove hanno sede il Comando del 207° Corpo d’Armata e il maggiore ospedale militare afgano della regione.
I partecipanti hanno appreso le procedure per il controllo immediato delle vie aeree e cardiovascolari del personale da soccorrere, nonché le manovre di rianimazione d’urgenza, le tecniche per la stabilizzazione dei feriti e il loro trasporto d’urgenza in strutture ospedaliere meglio equipaggiate entro l’arco di tempo di 60 minuti, noto tecnicamente come ‘golden hour’, durante il quale si registra la più alta probabilità di salvare la vita a un ferito grave.
La fase pratica di due settimane ha visto svolgersi esercitazioni realistiche di soccorso con l’impiego delle ambulanze in dotazione all’esercito afgano, le Ford Ranger e i blindati Hummer, in grado di trasportare fino a quattro pazienti. La formazione autonoma dei sanitari del 207° Corpo, oltre che con il contributo dei militari italiani del MAT, avviene oggi anche in collaborazione con i medici delle altre forze di sicurezza e dell’ospedale civile di Herat, con l’organizzazione di convegni e seminari pratici.
Articoli correlati:
L’RC-W ISAF in Paola Casoli il Blog
Il MAT in Paola Casoli il Blog
Foto: RC-W ISAF