Gen 17, 2013
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Crisi Mali, comunicato del partito islamico mauritano Tawassoul accusa Francia di colonialismo

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Un comunicato del partito islamista d’opposizione della Mauritania, il partito Tawassoul, inviato all’agenzia Ani (Agence Nouakchott d’Information), riaccende gli animi contro l’aspetto colonialistico dell’intervento militare della Francia in Mali.

Questo il testo del comunicato dal sito dell’Ani:

La crisi in Mali non data ai giorni nostri e non è neppure un avvenimento sorto all’improvviso senza segnali premonitori. Quel paese ha conosciuto parecchie crisi, tra cui quella eterna del nord, quella della provincia dell’Azawad, i cui abitanti hanno sofferto l’emarginazione e l’ingiustizia sotto tutti i regimi che si sono succeduti in Mali.

Questa situazione ha dato luogo alla nascita di un movimento di protesta con, talvolta, un carattere armato che ha raggiunto il suo culmine con la richiesta di indipendenza della provincia.

La crisi si è complicata ancora di più con l’ingresso di gruppi estremisti violenti che hanno approfittato dell’assenza dell’Autorità del Nord per unirsi agli altri partiti della crisi (Rivoltosi e Trafficanti), dando luogo a una situazione incontrollabile.

La Francia, antica potenza coloniale, non è stata assente dalla scena perché, oltre alle sue mire politiche ed economiche, ci tiene anche a marcare questa zona con la sua impronta e creare in essa  una presenza coloniale visibile. Per trovare il pretesto, ha colto l’opportunità della presenza dei gruppi armati per terrorizzare i regimi della sottoregione e spingerli ad accettare il ritorno di una dominazione che mira agli interessi, ai valori e alle libertà dei popoli della zona.

Non sfugge a nessuno il ruolo ambiguo che la Francia ha giocato nel collasso del regime democratico del Mali, aiutata in questo dai regimi della sottoregione, di cui il regime della Mauritania, lasciando così campo aperto all’anarchia e all’avanzata dei gruppi estremisti, per creare le condizioni di un intervento sotto il pretesto di proteggere quei paesi dal terrorismo.

Coloro che conoscono quanto sono numerose le relazioni tra la Mauritania e il Mali, con cui essa condivide una linea di confine lunga più di 2.200 chilometri dove sono situati sei dei nostri wilayas [province amminsitrative, ndr] che hanno con questo paese fratello degli stretti legami di fratellanza, misurano bene l’impatto che subiamo e avremo a subire riguardo a ciò che succede in questo paese.

Ciò spiega l’attenzione accordata dal Rassemblement National per la riforma e lo sviluppo in Mali, come ha espresso in molte occasioni. E, dato che gli eventi hanno preso una piega pericolosa e che è scoppiata la guerra, è divenuto per noi d’obbligo chiarire la nostra posizione affermando che gli interessi del nostro paese e dell’intero nostro popolo, dei nostri vicini e la stabilità nella nostra area, sono gli unici motivi politici che ci animano.

Fonte: ANI

Foto: ANI

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Forze Armate · Sicurezza