Dic 2, 2012
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La pietra filosofale della democrazia

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Ovvero a che servono le primarie

By Cybergeppetto

Da settimane i media ci spiegano quanto sarà bella l’Italia dopo le primarie, pare che avremo uno, o due, candidati che ci chiederanno il voto, cose mai viste…

Una volta questo processo si svolgeva nell’ambito dei partiti che facevano i congressi e, con il voto dei tesserati, eleggevano i leader. Ora che i tesserati sono più estinti dei dinosauri se vuoi votare un leader devi pure pagare, un bel passo avanti.

L’Italia, dal dopoguerra a oggi, ha sempre avuto tanti governi, ma nessuno che governasse, chi arrivava al potere in Italia si era evidentemente consumato nello sforzo e non gli rimaneva altro che sistemare i suoi portaborse prima di passare la mano al governo successivo.

Ora abbiamo fatto un deciso passo in avanti, abbiamo le primarie, facciamo finta di essere americani, poi passeremo la parola a un nuovo governo tecnico. Se ne discute da tempo, per continuare tutto come prima.

Bisognerebbe che qualcuno andasse al David Letterman Show a spiegare che da noi si fanno le “convention”, ma non è detto che servano a qualcosa.

Mentre un direttore di giornale va in galera per un articolo che non ha niente di particolare, fumoso e impreciso come tanti che leggiamo tutti i giorni, apprendiamo che le primarie le farà anche il centrodestra, e meno male sennò ci saremmo preoccupati.

Mentre un’azienda ex di stato, l’ILVA, viene soffocata dalla stretta delle incoerenze della magistratura e del governo, entrambi malati di ambientalismo a scoppio ritardato, noi ci dovremmo appassionare alla questione di chi ha fatto domanda per votare alle primarie e non gli è stata accolta.

Mentre il Presidente del Consiglio dei Ministri ripete che presto o tardi si ridurranno le tasse, ma che intanto bisogna riscuoterne di più, noi dovremmo giubilare per i dibattiti televisivi tra i candidati in TV, con le domandine per tutti che sanno tanto di programmi tipo L’eredità, cioè quella cosa di cui vediamo gli ultimi due minuti prima del telegiornale.

Le primarie sono, a sentire i media, la pietra filosofale con la quale i novelli paracelsi della politica potranno trasformare il metallo vile della corruzione e dell’ideologismo decadente nell’oro della democrazia. Una magia sicuramente più affascinante della zappa con la quale tutti potremmo, ogni giorno, dissodare il campo incolto dei doveri civici

Mentre il fondamentalismo incalza e la crisi economica vede l’Europa in bilico, noi abbiamo trovato un nuovo risiko elettorale per non risolvere nulla, tanto nessuno ha il coraggio di dire che dobbiamo lavorare di più e spendere di meno.

Cybergeppetto

p.s. “Papà! E’ vero che le primarie sono una bella festa della democrazia?”. “Sì, certo, il problema è che dopo la festa bisognerebbe tornare al lavoro …”

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L’immagine  di Paracelso è tratta dal Paul Templar Blog

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