Ott 1, 2012
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Lettera a Paola Casoli il Blog. Sulla cerimonia di rientro della Garibaldi a Caserta: dare voce a chi dà vita per paese

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Un lettore del blog ha inviato queste righe a margine della cerimonia di rientro della brigata Garibaldi dall’Afghanistan, che si è tenuta venerdì scorso 28 settembre a Caserta.

Nella lettera, a firma Giuseppe, toni di elogio per lo sforzo operativo dei nostri militari, nonostante le ristrettezze economiche, e, al contempo, toni di denuncia dell’oblio in cui vengono confinati i familiari alle prese con le infermità dei propri cari al rientro dal teatro operativo.

29 settembre 2012

Cerimonia che sottolinea gli sforzi dell’Amministrazione per operare con il gravame della politica economica e gli sforzi operativi per il giusto impiego delle risorse umane e logistiche. Forse sottoconsidero e fraintendo la sostanza di determinati aspetti e se così fosse ripiego in formali scuse. Ma, altresì, è risultato un evento che ha evidenziato il valore degli uomini e donne che hanno ben figurato sul terreno. Mi risulta difficile capire come mai non si sottolinei al pubblico l’aperto ringraziamento ai feriti/reduci in cura e ai loro familiari. Perché non si denuncia il mancato aperto ringraziamento per le famiglie che soffrono l’estremo sacrificio dei propri figli?
Molte mogli e mamme vivono in un mondo sommerso privo di riflettori a far i conti con le terapie per le gambe dei mariti o con le ferite dei figli che tardano a guarire. Loro chiedono con la dignità di chi parla ormai a bassa voce. Voi dovete essere il loro megafono. Voi dovete intervistare e far sentire la voce di chi darebbe e ha dato la propria vita per il Paese.
Con amicizia, Giuseppe

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Foto: le autorità presenti alla cerimonia del 28 settembre sono di difesa.it

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Afghanistan · Forze Armate