Si è tenuta stamane 7 settembre, nella caserma Pisacane di Livorno, la cerimonia del cambio di comando al vertice del 185° reggimento paracadutisti ricognizione acquisizione obiettivi Folgore tra il tenente colonnello Alessandro Grassano, cedente, e il colonnello Enrico Marinelli, subentrante.
Il cambio è avvenuto alla presenza del comandante della brigata paracadutisti Folgore, generale Massimo Mingiardi, e autorità civili e militari.
Nel corso della cerimonia si è accennato al fatto che, in questa fase di profonda ristrutturazione dell’Esercito, vi sarà anche una radicale riorganizzazione sia delle attività delle forze speciali che della brigata paracadutisti.
È molto probabilmente un riferimento all’ipotesi di costituzione di un comando di forze speciali Esercito nell’area di Pisa, che potrebbe coinvolgere il RAO, e alla ricostituzione del 185° come reggimento artiglieria paracadutisti, con funzione di combat support per le aviotruppe.
Il 185° reggimento, infatti, ha sempre fornito supporto alla brigata paracadutisti. Solo negli ultimi anni si è specializzato nell’attività di ricognizione e acquisizione obiettivi, mutando nel 2004 la propria denominazione di reggimento di artiglieria paracadutisti Folgore in quella attualmente conosciuta.
Al termine di questo processo la brigata paracadutisti disporrà nuovamente di un supporto di fuoco, che per caratteristiche e procedure è in grado di seguire la dinamicità delle operazioni delle aviotruppe.
L’attività dell’acquisitore di obiettivi si svolge prevalentemente in area nemica e richiede eccellenza di doti psicofisiche e capacità di operare da soli o in piccoli distaccamenti autonomi e autosufficienti.
“Il compito delle unità acquisizione obiettivi – si legge dal sito dell’Esercito Italiano – si estrinseca attraverso molteplici attività, come infiltrarsi in un’area ed esfiltrare dalla stessa per via terrestre, aerea, anfibia e statica; permanere in area operativa fino a 8-10 giorni senza rifornimenti esterni, sopravvivere, sottrarsi alla cattura, evadere e fuggire da un’ area controllata dal nemico, individuare, determinare e valutare obiettivi, dirigere ed eventualmente controllare l’intervento originato da sorgenti terrestri, aeree e navali, nazionali e alleate, valutare gli effetti del fuoco su obiettivi acquisiti o battuti in altro momento da altre sorgenti”.
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La definizione dell’attività dell’acquisitore di obiettivi è dell’Esercito Italiano
Lo stemma del 185° reggimento paracadutisti ricognizione acquisizione obiettivi Folgore è dell’Esercito Italiano