Per la prima volta in assoluto una variante dell’F-35 della Lockheed Martin ha compiuto lo sgancio in volo di una testata con lancio dell’arma da un alloggiamento interno, il primo di questo tipo per un caccia progettato per i Marines, per il Regno Unito e per l’Italia, fa sapere l’azienda.
Il primo sgancio di bomba in volo per l’F-35 Lightning II in variante decollo e atterraggio verticale è avvenuto lo scorso 8 agosto nel Maryland, dalla Naval Air Station Patuxent River. A una velocità di 400 nodi e un’altitudine di 4.200 piedi, fa sapere la Lockheed Martin, il BF-3, nella variante F-35 a decollo corto e atterraggio verticale, ha lanciato in separazione una GBU-32 Joint Direct Attack Munition (JDAM) inerte da 1.000 libbre (poco più di 450 kg), sopra le acque dell’oceano Atlantico entro un’area dedicata ai test.
Si tratta dell’inizio di una nuova e importante fase di test per il programma F-35, l’inizio della validazione delle capacità dell’F-35 nell’impiego di armi di precisione e nell’ingaggio del nemico sia a terra che in volo, come ha sottolineato il capitano della Navy Erik Etz, direttore dei test per l’F-35 nelle versioni navali. “Il lancio del JDAM – ha sottolineato l’ufficiale – è il risultato dello straordinario impegno messo in campo dalle nostre squadre di manutentori, tecnici, piloti e di tutte le altre figure che hanno lavorato insieme per garantire le capacità di combattimento dell’F-35 alle forze degli Stati Uniti e ai nostri partner internazionali”.
“[Il fatto che utilizzi un alloggiamento interno] dice molto su quanto il JSF incrementerà le capacità operative delle truppe” ha aggiunto Dan Levin, test pilot Lockheed Martin per questa missione di test. “Capacità stealth, avionica di quinta generazione e armi di precisione unite alla grande flessibilità operativa che caratterizza la variante a decollo corto e atterraggio verticale: l’F-35B sarà un enorme vantaggio per i nostri uomini in campo”.
Il test è servito a verificare il corretto rilascio dell’arma da parte del sistema di alloggiamento nonché la traiettoria di allontanamento dal velivolo. Rappresenta il punto di arrivo di diversi test prerequisito, che includono controlli e lanci in buca a terra, trasporti in volo in chiusura ed environmental flights, volti ad assicurare che il sistema funzioni alla perfezione prima di espandere l’intera suite di test anche in volo.
Il velivolo e i sistemi di monitoraggio a terra raccolgono i dati del test di separazione eseguito con successo. Dati che vengono poi analizzati dall’F-35 Integrated Test Force presso la Naval Air Station Patuxent River.
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Fonte: Lockheed Martin
Foto: Lockheed Martin