Lug 20, 2012
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Duro addestramento, disciplina, elevata professionalità: questa è la Folgore nelle parole del Capo di SME generale Graziano

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Il Capo di stato maggiore dell’Esercito, generale Claudio Graziano, ha completato ieri 19 luglio la sua visita ai reparti della brigata paracadutisti Folgore, si apprende dallo stato maggiore dell’Esercito.

Nella sua visita il generale Graziano, che era accompagnato dal generale Danilo Errico, è stato accolto dal comandante della grande unità, il generale Massimo Mingiardi, che ha illustrato le principali attività addestrative e operative in cui è impegnato il proprio personale: dal rifornimento con aviolancio ai corsi di paracadutismo, dall’emergenza sisma in Emilia all’operazione Strade Sicure, agli ufficiali osservatori attualmente dislocati in Siria.

Il Capo di stato maggiore dell’Esercito ha incontrato i paracadutisti del 187° reggimento e del Reparto Comando e Supporti Tattici a Livorno, del 183° reggimento a Pistoia e del 186° reggimento a Siena, ai quali ha voluto sottolineare come ”essere paracadutisti significa misurarsi con se stessi; duro addestramento psico-fisico, disciplina ed elevata professionalità. Capacità che hanno consentito alla Folgore di operare sempre in prima linea e in situazioni estreme e rischiose”.

A Pisa, il generale Graziano si è recato presso il Centro Addestramento di Paracadutismo, dove ha assistito a un lancio di precisione eseguito dalla squadra militare di paracadutismo dell’Esercito, medaglia d’oro ai campionati mondiali del 2011.

Ai componenti della squadra, tra cui una donna, il generale Graziano ha rivolto parole di elogio per i risultati conseguiti, incitandoli al raggiungimento di sempre più brillanti successi in questa disciplina sportiva strettamente collegata al mondo militare”.

La brigata paracadutisti Folgore rappresenta una delle grandi Unità dell’Esercito Italiano; è stata istituita il 1º gennaio 1963 a Pisa, ha il suo quartier generale a Livorno ed è dislocata con la maggior parte dei suoi reparti in Toscana e nel Veneto, con l’8° reggimento genio che dallo scorso 20 maggio è impegnato nell’operazione Una Acies a favore delle popolazioni colpite dal sisma in Emilia.

Il primo paracadute, ricorda lo stato maggiore dell’Esercito, era un prototipo a forma piramidale con base quadrata e vertice rivolto verso l’alto disegnato da Leonardo da Vinci nel 1514. Solo ai primi del Novecento, durante la Prima Guerra Mondiale, si ebbe il primo impiego operativo di questo formidabile strumento, quando cinque arditi italiani, paracadutisti militari, vennero lanciati dietro le linee austriache.

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Fonte: stato maggiore dell’Esercito

Foto: stato maggiore dell’Esercito

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Afghanistan · Forze Armate