Si è tenuto lo scorso 28 giugno, presso il Centro Simulazione e Validazione dell’Esercito (Cesiva), un seminario sul tema Comprehensive Approach – Approccio Nazionale Multi Dimensionale, in merito alla pianificazione delle missioni militari a supporto della pace.
Lo comunica lo stato maggiore della Difesa, che riporta le parole del Capo di stato maggiore della Difesa, generale Biagio Abrate:
“Per la complessità delle crisi attuali, NATO e Unione Europea non possono limitarsi alla sola ‘fase militare’ nel controllo e dominio delle crisi, proprio in quanto una marcata superiorità militare, da sola, non garantisce affatto il buon esito a lungo termine di un intervento di crisis management. Oggi – ha proseguito il Capo di stato maggiore della Difesa – è ormai evidente per chiunque la necessità di passare da una visione ‘di componente’ (militare, diplomatica, informativa, economica e così via) a una ‘interministeriale e interistituzionale’. Credo che sia altrettanto urgente la necessità di coinvolgere nell’Approccio Integrato anche un numero sempre crescente di soggetti privati, cioè non governativi e non istituzionali. Sono sicuro – ha concluso il generale Abrate – che la Difesa, che in questo momento ho l’onore di guidare e di rappresentare, si dimostrerà sempre e in ogni contesto in grado di affrontare efficacemente le nuove sfide, e saprà assolvere la propria missione istituzionale così come ha già ampiamente dimostrato e sta dimostrando anche oggi di saper fare in contesti anche molto complessi e impegnativi”.
Oltre al Capo di stato maggiore della Difesa, generale Abrate, che ha illustrato il Comprehensive Approach nel quadro del concetto strategico della NATO, sono intervenuti al seminario, promosso nel quadro delle attività di aggiornamento dell’alta dirigenza della Forza Armata previste dal Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale Claudio Graziano, anche rappresentanti della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Dicastero degli Esteri e il Comandante del Comando Operativo di vertice Interforze, generale Marco Bertolini.
L’attività ha avuto lo scopo di fornire all’alta dirigenza della Forza Armata un aggiornamento sullo stato di implementazione del nuovo concetto strategico della NATO.
Il tema è stato poi sviluppato con gli interventi del Direttore Generale per la Sicurezza, il Disarmo e la non Proliferazione, ministro plenipotenziario Giovanni Brauzzi, e del Consigliere Militare alla Presidenza del Consiglio con delega alla Presidenza del Nucleo Interministeriale Situazione e Pianificazione, generale Giorgio Cornacchione, per ciò che concerne l’aspetto politico della problematica.
Il Comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze (COMCOI), generale Marco Bertolini, e il Comandante della brigata Sassari, generale Luciano Antonio Portolano sono intervenuti approfondendo il tema da un punto di vista più strettamente operativo, soffermandosi sulla Pianificazione Operativa Nazionale e sull’implementazione in Teatro del Comprehensive Approach.
In particolare, l’intendimento è stato quello di verificare e quantificare il gap esistente tra la pianificazione e l’effettiva implementazione sul terreno del Comprehensive Approach – Approccio Nazionale Multi Dimensionale al fine di identificare eventuali correttivi.
A conclusione dei lavori, il Generale di Divisione Leonardo Di Marco, Comandante del Cesiva, ha sottolineato come, “l’approccio multidimensionale sia l’unico metodo che consente il raggiungimento del risultato desiderato”.
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Fonti: stato maggiore della Difesa, stato maggiore dell’Esercito
Foto: Esercito Italiano