Si e’ conclusa oggi 26 luglio nella provincia di Farah l’operazione, congiunta tra le forze di sicurezza afgane e i militari italiani, denominata Shrimps Net.
L’operazione è durata oltre un mese ed è stata condotta nell’area meridionale della zona di responsabilità italiana del Regional Command-West (RC-West) di ISAF, su base brigata bersaglieri Garibaldi al comando del generale Luigi Chiapperini,.
La Shrimps Net ha visto impegnate sul terreno le forze di sicurezza afgane (Afghan National Security Forces, ANSF) coadiuvate dalle Task Forces South East, Center e South, rispettivamente su base 1° reggimento bersaglieri, 19° reggimento Guide e 82° reggimento fanteria Torino, con assetti del 21° reggimento genio, del 4° reggimento alpini paracadutisti, del 185° reggimento acquisizione obiettivi, del 7° reggimento trasmissioni.
Nel corso dell’intera operazione sono stati impiegati aerei italiani e della coalizione, elicotteri della Task Force Fenice, assetti APR (velivoli a pilotaggio remoto) con compiti di sorveglianza dell’area interessata all’operazione. I militari coinvolti nelle attività sono stati circa 3mila.
Le attività hanno avuto come obiettivo quello di disarticolare la rete degli insorti, di prendere pieno possesso del distretto del Gulistan e di ammassare forze ISAF nei distretti chiave della provincia di Farah, a premessa del previsto decremento delle forze che sarà comunque progressivo e coordinato con i comandi afgani e NATO.
Nel corso delle operazioni, si apprende dal comunicato stampa dell’RC-W, sono stati rinvenuti 67 IED (Improvised Explosive Device) e un deposito di munizioni, distrutti poi dagli artificieri italiani, statunitensi e afgani.
Da quanto si apprende gli insorti hanno tentato più volte di ostacolare le attività, ma sono stati sempre respinti dopo aver subito notevoli perdite. Sette di loro sono stati arrestati dalla polizia afgana, mentre il distretto del Gulistan è tornato completamente nelle mani degli afgani.
Il termine delle operazioni ha sancito la cessione di una base, la FOB Ice, alle ANSF e lo smantellamento di un’altra, la COP Snow, ritenuta ormai non più necessaria per il prosieguo delle operazioni.
L’area occidentale dell’Afghanistan, di responsabilità italiana, ha acquisito particolare valore strategico dallo sviluppo delle vie di comunicazione stradali e dell’aeroporto di Herat. I confini con Iran e Turkmenistan rappresentano un ulteriore elemento di interesse non solo per la popolazione, il commercio e le istituzioni locali, ma anche per gli stessi ribelli e i gruppi di talebani che, secondo un corrispondente BBC, sembrano essersi ricostituiti a Shewan, nel distretto di Bala Baluk.
Tanto che domenica 22 luglio scorso, secondo quanto riportato da BBC Online, tredici poliziotti locali hanno disertato per unirsi ai talebani.
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Fonte: RC-W ISAF
Foto: RC-W ISAF