Lug 28, 2012
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Afghanistan, a Herat il PRT italiano fa i conti con la crisi. La Spagna non è da meno

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Italia e Spagna, si legge in un articolo della Reuters di oggi 28 luglio, starebbero diminuendo progressivamente i fondi di quest’anno dedicati allo sviluppo in Afghanistan concordemente con l’allargarsi della crisi economica che le ha colpite.

Secondo quanto riporta Reuters, l’Italia avrebbe “spazzato via” 400mila euro da quanto promesso per il 2012, lasciando 5 milioni di euro sul piatto, mentre la Spagna starebbe tagliando addirittura milioni dalla disponibilità iniziale.

Più avanza la crisi in patria e meno soldi si stanziano in teatro operativo. Questo in pratica ciò che l’articolo ha inteso evidenziare attraverso le parole del comandante del Provincial Reconstruction Team (PRT) di Herat, il colonnello italiano Francesco Principe, a cui ha fatto eco il collega spagnolo Luis Cebrian Carbonell, comandante del PRT di Qal’ah-ye Now, nella provincia di Badghis.

Il taglio di 400mila euro registrato per quest’anno sugli aiuti italiani penalizzerebbe, secondo quanto riportato, sia il carburante che il sostegno ai progetti di aiuto. Rimane tuttavia il vanto del principale progetto realizzato nel 2012 dall’Italia, il nuovo aeroporto di Herat ultimato lo scorso aprile dopo otto mesi di lavori per un costo totale di quasi un milione e mezzo di dollari.

Stessa sorte per gli aiuti provenienti dalla Spagna, i cui 1.500 militari sono distribuiti tra Herat e Badghis, nel nord. Quest’anno si assisterà a un’“importante diminuzione dovuta all’economia spagnola”, ha affermato il colonnello Luis Cebrian Carbonell.

In pratica, a fronte dei 10 milioni di euro del 2011, quest’anno la Spagna dispone di 7 milioni e 300mila euro per la costruzione di strade e altri progetti.

Ma la crisi non è solo di Italia e Spagna. Anche i maggiori contributori stanno stringendo i cordoni della borsa. Sei PRT sono stati chiusi nel corso degli ultimi mesi, tre americani, due svedesi e uno tedesco, ricorda il colonnello Principe, mentre altri 7 degli attuali 26 chiuderanno per la metà del prossimo anno, mettendo fine ai progetti di sostegno alla scuola, alla salute e alla ricostruzione.

L’impegno dell’Italia, conclude l’articolo, è stato pari a circa 36 milioni di euro dal 2005, mentre la Spagna ha contribuito per 226 milioni di euro dal 2006.

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Fonte: Reuters (qui via yahoo!)

La mappa delle responsabilità nazionali in Afghanistan è di ISAF NATO

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Afghanistan · Forze Armate